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Incidente di caccia, slitta l’autopsia

La procura continua gli accertamenti sulla morte di Sandrino Nerone, 77enne di Pietrabbondante

REDAZIONE
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PIETRABBONDANTE. Una tragedia che si tinge di giallo. La morte di Sandrino Nerone, l’anziano di 77 anni di Pietrabbondante rimasto ucciso mercoledì scorso durante una battuta di caccia in località Santa Lucia La Posta, al confine con il territorio di Agnone, resta avvolta ancora da molti dubbi. Tanto che l’autopsia sul corpo, prevista ieri presso l’ospedale di Isernia, è slittata a sabato. Con la procura pentra che, avrebbe disposto ulteriori accertamenti. L’esame sul cadavere di Nerone avrebbe dovuto verificare come il proiettile esploso per sbaglio dall’amico, un noto professionista agnonese, ne abbia leso gli organi vitali. Secondo fonti investigative e alcune testimonianze raccolte, quanto accaduto sarebbe stata una drammatica fatalità. Perché un cinghiale sarebbe passato davvero nelle vicinanze, ma nel prendere la mira da una cinquantina di metri il cacciatore agnonese, nonostante la grande esperienza riconosciutagli da tutti, avrebbe fallito il bersaglio. Con il colpo di carabina che avrebbe assunto una traiettoria rivelatasi fatale per Nerone, anch’egli cacciatore consumato. Insomma, il 77enne non sarebbe stato scambiato per la preda, come si era ipotizzato in un primo momento. Ma purtroppo si sarebbe trovato a poca distanza dal passaggio dell’animale, senza essere visto dall’amico. Quest’ultimo, inevitabilmente, è finito sotto inchiesta per omicidio colposo, un atto dovuto della procura. I funerali del pensionato, conosciuto e stimato da tutti in paese, si terranno probabilmente tra sabato e domenica. Il sindaco Giovanni Tesone ha parlato di una comunità sconvolta per la perdita dell’uomo. * TRATTO DA I FATTI DEL NUOVO MOLISE
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