A distanza di un anno esatto dall'invio di tantissimi esposti alla Procura di Isernia che hanno portato l'annosa vergogna del canile abusivo di Poggio Sannita al clamore nazionale,ci troviamo ancora, nostro malgrado, a denunciare una situazione paradossale di nulla di fatto.: esposti, denunce , mobilitazione di protesta generale, interventi dei media non sono serviti a nulla perchè pare proprio che la "macchina" funzioni al rallentatore nella regione Molise...
La situazione scandalosa è ancora sotto gli occhi indignati dell'Italia intera, che attonita e impotente osserva da un anno l'inerzia di un sistema che permette all'illegalità di dettare legge e impedisce alla legalità di trionfare. Inutile ripercorrere una storia ormai famigerata e ricordare tutti gli sforzi, la fatica e l'impegno economico che il Comitato UGDA, grazie anche ai propri soci e amici, sta sostenendo per sfamare cani NON SUOI, in fretta e furia microchippati ai gestori di una struttura abusiva dopo sequestro amministrativo sanitario. Sappiamo bene che i cani non microchippati di ogni territorio sono sotto la responsabilità del sindaco, ci viene perciò, di nuovo spontaneo chiederci il perchè della scelta di microchippare i cani a chi non poteva e non doveva essere preso neppure lontanamente in considerazione: i gestori di una canile per il quale il Ministero ha ritenuto opportuno un blitz e un sequestro ! Inevitabile e leggittima anche un'altra domanda: chi ha l'obbligo e la responsabilità , per legge, dei cani vaganti non microchippati di ogni territorio comunale? il sindaco ! E allora.. chi avrebbe dovuto provvedere ai cani se non fossero stati intestati, nonostante le nostre proteste, a chi gestisce la struttura ? E chi ha dato tale ordine? Non ci risulta che sia stato un Giudice, nè i NAS e neppure il Ministero..
Di fatto, però, da un anno a questa parte per una questione morale e di civiltà solo UGDA, che fa volontariato legale e non si dovrebbe occupare anche del mantenimento di tutti gli animali che salva, sta mantenendo un numero di cani notevole, ma imprecisato perchè viene impedito di entrare nella struttura per prelevare quelli da sterilizzare e da far adottare sia a noi, sia al referente del Ministero nonostante la presenza delle forze dell'ordine e ordinanze varie.
Il sindaco di Poggio Sannita, che mai ha contribuito al mantenimento dei cani salvo che in una unica occasione con pochi spiccioli, ora comunica a una delle nostre volontarie che nei magazzini messi a disposizione (bonta sua!) per conservare le scorte di cibo per i cani ne sarebbe rimasto solo per una settimana..
Signor sindaco di Poggio Sannita, non entriamo nel merito del braccio di ferro che abbiamo dovuto sostere con lei per portala a fare in parte risibile quello che sarebbe stato suo preciso dovere legale e morale fare ancora prima del sequestro della struttura, ma vorrebbe cortesemente rispondere a una nostra domanda? Non le è venuto neppure oggi un minimo di scrupolo nei nostri confronti che da dicembre 2010 stiamo provvedendo ad animali a cui avrebbe dovuto provvedere lei perchè versavano in condizioni spaventose? Forse che lei non fosse a conoscenza dell'orrore che si stava perpetrando sotto i suoi occhi e che veniva visto, invece, da tantissimi cittadini italiani indignati? Proprio davvero mai in tanti mesi neppure un minimo scrupolo per cercare di mantenere in maniera dignitosa degli animali che sono tutelati, nel caso le sfuggisse, da una ben precisa legge dello Stato, la legge 281/91 che recita "tutela e prevenzione del randagismo" e che erano di sua competenza e responsabilità prima di una microchippatura che fa sorgere in noi tantissimi dubbi?
Un anno fa avremmo potuto far adottare tutti i cani di Poggiosannita in men che non si dica, oggi ci è impossibile perchè nessuno nella regione Molise ci aiuta ad entrare nella struttura per prelevarli. Abbiamo terminato tutte le risorse economiche per continuare a mantenerli e, con nostro grandissimo dolore saremo costretti a vederli morire di fame e di freddo. Tutto ciò,che è sotto gli occhi di un' Italia inorridita, non graverà di certo, però, sulla nostra coscienza.
Concludiamo con una domanda a tutte la autorità del Molise: PERCHE' dopo tanti esposti partiti da varie regioni d'Italia, un sequestro amministrativo - sanitario, un'ordinanza sindacale, clamore mediatico a livello locale e nazionale,proteste di cittadini indignati,una denuncia per oltraggio a Pubblico Ufficiale fatta dal dott. Claudio Di Ludovico(referente del Ministero della Salute) a chi gestisce la struttura abusiva sotto sequestro, l'impegno sottoscritto da UGDA in collaborazione con altre associazioni per "svuotare la struttura del maggior numero di cani nel minor tempo possibile" a distanza di un anno esatto ci viene ancora impedito di portare fuori i cani senza che nessuno intervenga? PERCHE'?
Paola Suà , presidente nazionale Ugda
- Email ufficio.garante@gmail.com -