Continuano le segnalazioni da parte di un gruppo di cittadini sul degrado a Belmonte del Sannio, piccolo borgo altomolisano circondato da uno splendido paesaggio ricco di costruzioni e monumenti c295 a.C. al XVIII° secolo
"La parte più antica, costituita da vie strette e tortuose d’aspetto medievale, si sviluppa ai lati del paese. Belmonte del Sannio, è circondato da uno splendido (1650-1806) dimora dei baroni Lemmis; Tomba di Ovio Paccio condottiero Sannita (295 a.C.); la chiesa madre dedicata al Santissimo San Salvatore (1600 d.C.); le mura ciclopiche sul monte Rocca l’Abbate; il palazzo gentilizio della famiglia Di Filippo (1888 d.C.) col bel portale ottocentesco e sulla facciata la lapide dei carbonari Belmontesi; il Palazzo Natarelli (1930 d.C.) con pregevoli portali ed altri lavori in pietra; casa natale di Tommaso Lemme medico chirurgo e scrittore; ruderi della chiesa di Santa Maria della Noce; ruderi del convento di Piana della Chiesa nel omonima località ; chiesa del Purgatorio ora casa Comunale; il campanile sulla cui facciata è posta la lapide dei caduti in guerra nella I e II guerra mondiale; il Fondaco dei Principi Caracciolo ex magazzino sito nella Piazza Risorgimento; i trulli sparsi nelle campagne belmontesi; il lavatoio, il bosco dell’Impero, il bosco della Difesa, il bosco di Rocca l’Abbate; il bosco delle Portelle; il torrente Sente, il torrente Carcamo, il ponte sul fiume Sente (altezza metri 200) costruzione della ditta Pontello di Firenze" leggi tutto QUI
A proposito dell'antico lavatoio i cittadini mostrano con video e foto le seguenti immagini:degrado ambientale, dissesto idreogeologico, rifiuti abbandonati che distruggono le uniche vere ricchezze dei nostri territori, la flora, la fauna, le acque pure, l'aria incontaminata e ne mortificano la bellezza.
Nel video il lavatoio e la scalinata di Via Ripa oggi
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