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Cambiano le poltrone, ma gli occupanti sono sempre i soliti

Piluso e Cicchillitti nella nuova giunta della comunità montana Sangro-Vastese

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Cambia il nome, ma il carrozzone è sempre quello. Le poltrone invece restano e ad occuparle sono sempre i soliti... noti. E’ stata varata nei giorni scorsi la Giunta della comunità montana Sangro-Vastese, quella nata dalla soppressione e dall’accorpamento dei preesistenti enti Alto Vastese e Media Valle del Sangro. Sulla poltrona più alta, quella di presidente, Arturo Scopino (Mpa). A scendere un nome noto del panorama politico vastese, Luciano Piluso, inossidabile socialista e sindaco a vita di Schiavi di Abruzzo, in qualità di vicepresidente. Un gradino più in basso, un altro volto noto, Mario Cicchillitti, primo cittadino di Castelguidone, in veste di assessore. Insomma, le poltrone cambiano, ma i politici di zona riescono comunque a ritagliarsi posti di potere. Piluso è stato per decenni presidente della comunità montana di Torrebruna, fino alla sua soppressione. Anche Cicchillitti ha avuto incarichi in giunta, godendo dell’amicizia politica del presidente Piluso. Nonostante la soppressione della Alto Vastese, i due sono riusciti a restare a galla e a farsi nominare nell’esecutivo del nuovo ente. La Giunta varata il 26 novembre scorso sarebbe, secondo gli esponenti del centrodestra, frutto dell’accordo tra Pd, socialisti, Mpa e indipendenti. Il Pdl, che pure amministra in Provincia e Regione, resta dunque in minoranza. Una maggioranza secondo Giovanni Di Nunzio, sindaco di Borrello, «frutto di accordi e logiche politiche ed extra politiche». Il nuovo esecutivo è stato votato da dodici comuni. Contrari invece i rappresentanti di Gamberale, Quadri, Montazzoli e Pennadomo. Il comune di Fallo si è astenuto, mentre erano assenti alla seduta Castiglione Messer marino (che è commissariato, ndr), Borrello e Montebello sul Sangro. Hanno votato a favore Castelguidone, Civitaluparella, Fraine, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Pizzoferrato, Roio del Sangro, Roccaspinalveti, Rosello, Schiavi di Abruzzo e Torrebruna. «Il nostro territorio, - conclude Di Nunzio - si troverà ad essere rappresentato da un assessore provinciale non eletto, esterno, un presidente di comunità Montana che logicamente opererà verso valle e due assessori che si occuperanno altrettanto logicamente del loro territorio, l’Alto Vastese».
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