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5S: Attaccano Zingaretti per una diceria mentre un loro dirigente viene arrestato

Marcello De Vito è stato arrestato tradotto in carcere per corruzione

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Il presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito, è stato arrestato con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma. De Vito sarebbe stato corrotto - si legge nel capo d'imputazione - "per intervenire nell'iter amministrativo relativo alla progetto Stadio della Roma, per favorire l'approvazione di una delibera in Consiglio comunale per la realizzazione nella zona della ex Fiera di Roma di un campo da basket e di un polo per la musica, superando le limitazioni poste alla delibera Berdini che aveva limitato la realizzazione delle cubature in quella zona a 44mila metri cubi. In genere per l'asservimento della funzione esercitata agli interessi del Parnasi e del gruppo imprenditoriale a lui riconducibile", attraverso "molteplici utilità e tra queste l'affidamento e la promessa di lucrosi incarichi in favore dello studio legale Mezzacapo (avvocato vicino a De Vito, ndr)". Infatti De Vito e Mezzacapo avrebbero ricevuto la promessa di incarichi relativi alla realizzazione presso la ex Fiera di Roma di un polo di intrattenimento.

I 5S divrebbero a questo punto smetterla con la supponenza di una superiorità morale inesistente (ormai i casi si moltiplicano) e, soprattutto, dovrebbero avere maggior rispetto per i loro avversari e non inscenare, come hanno fatto ieri, la solita gazzarra dell’onestà per una semplice e stupida diceria in base alla quale uno dice che un altro avrebbe detto che Zingaretti avrebbe ottenuto un finanziamento illecito per la sua campagna elettorale. Stanno al governo con un partito, la Lega, che ha rubato 49 milioni (circa 100 miliardi delle vecchie lire) ai contribuenti italiani, salvano il suo capo Salvini dalla richiesta di autorizzazione a procedere per sequestro di persona e si permettono di fare la morale e, in particolare, di attaccare il nuovo segretario del PD solo per una diceria.

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