Con sprezzo del ridicolo, venerdì 15/03/2019 Marco Travaglio ha scritto: “Tenetevi forte, perché sta per arrivare la nuova coppia comica dell’anno: ……. Calenda e Pisapia. Se tutto va bene, saranno i capilista del Pd alle Europee, sempreché il primo non riesca a dar vita a una lista fiancheggiatrice denominata nientemeno che “Siamo europei”. L’uso di un brand fra i più screditati sul mercato l’avevano già tentato Bonino&Tabacci l’anno scorso (“+Europa”), con esiti strepitosi: 2,5% dei voti (“-Europa”), ben sotto la soglia del 3%. Ora, siccome alle Europee lo sbarramento sale al 4%, Calenda ci riprova. Sennò fa il capolista Pd a mezzadria con Pisapia. L’idea che, per stare insieme in una lista o in un partito, si debba avere almeno qualcosa in comune, specie se si contestano i giallo-verdi che litigano su quasi tutto, non sfiora più da tempo il trust di cervelli che guida (si fa per dire) il centrosinistra.……. proponemmo, a titolo paradossale, altre liste similari: Progressisti Reazionari, Bigotti Libertini, Carnivori Vegani e così via. Pensavamo di scherzare, invece vedevamo lungo a nostra insaputa: infatti ecco Calenda&Pisapia che – a parte forse il conto in banca e le fregole di Repubblica – non hanno in comune nulla. Neppure la stazza. Uno, a giudicare dalle foto che posta per farci conoscere, se non le sue idee, almeno la sua circonferenza, è un filino in sovrappeso. L’altro è smilzo e smunto. Praticamente Stanlio e Ollio. Poi ci sarebbero pure le incompatibilità più rilevanti, quelle – con rispetto parlando – sui programmi. Calenda viene da Confindustria, Ferrari, Italia Futura di Montezemolo e Lista Monti. Pisapia viene dalla sinistra extraparlamentare, da Democrazia proletaria e da Rifondazione comunista. Che avranno mai da raccontarsi? “….. e così di questo passo……
Questo giornalista italiano irride, con la solita maleducazione, cafonaggine, insolenza, a un’ eventuale alleanza tra Calenda e Pisapia senza vergognarsi di appoggiare un Governo cosiddetto del Cambiamento che per poter governare ha dovuto raccattare in un vergognoso “contratto commerciale” proprio quello di cui sarebbero colpevoli i due esponenti del centro-sinistra. Infatti, parafrasando alcune frasi che Travaglio utilizza nel suo articolo e sostituendo Salvini con Calenda e Di Maio con Pisapia vien fuori che: dalle grandi opere al lavoro, dall’economia agli esteri, dall’immigrazione all’ambiente, Lega e 5S sono agli antipodi. Salvini, se fosse per lui, asfalterebbe pure i laghi, i fiumi e il mare. Di Maio con Toninelli, Di Battista e Fico, tuonano contro la TAV e ogni opera non gradita dal Movimento, per cui nulla sta cambiando se non per riforme fatte con soldi presi a prestito (come reddito di cittadinanza e quota 100) di cui faranno le spese le future generazioni.
Ma questo è il meno perché il Travagliatore che travaglia a senso unico dimentica la lezione di Pertini che diceva: a brigante, brigante e mezzo. Oggi i briganti hanno occupato il Parlamento Italiano al grido di “non si poteva fare diversamente”. E hanno messo in piedi operazioni che stanno portando il Paese in recessione. A detti briganti si risponde briganti e mezzo, unendo tutte le forze democratiche che sono disponibili. Il Travagliatore, che ha e utilizza un archivio sterminato, dovrebbe andare alle voci democristiani e comunisti. Scoprirà che le due forze politiche nemiche in tutto, tanto da allearsi con Stati Esteri che si fecero la guerra per quasi 45 anni, fecero parte, addirittura per alcuni anni, dello stesso governo pur di risollevare le sorti dell’Italia. E qui, dopo lo sconquasso economico cui assisteremo tra pochi mesi per le scelte politiche dannose di questo governo, non dovrebbe scandalizzare il fatto che due persone democratiche, rispettose, corrette, politicamente educate, come Calenda e Pisapia, decidano di allearsi per il bene comune dell’Italia. Ma il Travagliatore è fatto così. Oramai ha sposato Di Maio e deve bersagliare tutti coloro che possono fare ombra.
P.S. Ovviamente, nell’articolo summenzionato trova il tempo di inserire solite congetture sul PD, il suo incubo. Chissà come gli rode il fatto che il PD stia scavalcando i 5S nel consenso popolare.