Mentre si va configurando il sogno di Matteo Salvini di uno "Stato giustizialista" che punta alla legittima difesa e a pene più severe per tutti quei reati che minano la sicurezza della persona come furto, rapina e violazione di domicilio, si resta attoniti di fronte a quanto accaduto ieri , 28 marzo, con il respingimento, alla Camera, con 232 voti contrari e 218 favorevoli, di un emendamento al cosiddetto Ddl “Codice rosso” che avrebbe introdotto il reato di revenge porn: la pratica di diffondere immagini e video privati senza il consenso della persona interessata.
Sono subito nate estese e "legittime" proteste da parte delle donne nei banchi della Camera, tanto che il leader del M5S Luigi Di Maio ha dovuto annunciare un cambio di linea dicendo che "c'è bisogno di una legge più completa sul tema e che un emendamento non basta" ma che il suo partito potrà votare l’emendamento quando riprenderanno le discussioni in aula, la prossima settimana.
Noi della Federazione PD Basso Molise auspichiamo che, in tempi brevissimi, venga colmato il vuoto normativo che prevede l'introduzione del reato di revenge porn perchè in uno Stato di diritto, una persona non può sentirsi sicura se in una legge chiamata "Codice rosso" che parla di violenza sulle donne, viene bocciata una delle forme più attuali, insidiose e orrende di violenza ai danni della persona, anche se lo stesso Stato propaganda la "giustizia fai da te" attraverso l'uso delle armi.
Termoli, 29/03/2019
La segreteria
Federazione PD Basso Molise