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Ospedali chiusi, domani a Guardiagrele incontro tra i comitati di Molise, Lazio, Calabria e Abruzzo

In rappresentanza di Agnone i due promotori dell'Articolo 32: FRanco Di Nucci e Armando Sammartino

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CHIETI. Dalla battaglia contro il commissario alla Sanità Gianni Chiodi e la Asl teatina per salvare dalla chiusura il Santissima Immacolata di Guardiagrele è nato un fronte di difensori degli ospedali delle zone interne italiane. Da Abruzzo, Molise, Lazio e Calabria si sono dati appuntamento domani mattina al cinema Garden nella città del ferro battuto. Allo slogan di Diritto alla salute, diritto calpestato, il titolo scelto per il convegno che si apre alle 10,30, verranno messe a confronto esperienze che raccontano la sfida a suon di ricorsi contro i commissari che hanno individuato nei piccoli ospedali la fonte dell’indebitamento sanitario. «E invece non è così», spiega Simone Dal Pozzo, consigliere e avvocato del centrosinistra all’opposizione, protagonista dal 2010 della guerra di carte bollate giocata tra Tar e Consiglio di Stato, «tanto che nel sottotitolo della nostra iniziativa, Difendiamo la sanità pubblica, c’è la presa di cocienza di una questione che parte dalla tutela dei piccoli ospedali per poi approdare alla convinzione che nelle regioni commissariate ha preso piede un modo di fare politica sanitaria a danno di popolazioni numerose e spesso vulnerabili perché residenti in zone interne». Con l’intervento del capogruppo di Rifondazione in consiglio provinciale Nicola Tinari, il convegno è stato presentato ieri in Provincia dall’intero gruppo del centrosinistra guardiese composto dallo stesso Dal Pozzo, Gianna Di Crescenzo, Angelo Orlando, Carla Altorio e Gianluca Primavera. Al Garden domani sono attesi anche Eliana Menna (Idv), Camillo D’Amico (Pd) e Giovanni Mariotti (Sel), gli altri capigruppo del centrosinistra in Provincia. Gli interventi sulla difesa degli ospedali a rischio di chiusura saranno di Armando Sammartino e Franco Di Nucci del comitato molisano Articolo 32 di Agnone, Alessandro Compagno e Piero Ammanniti del comitato Salviamo l’ospedale di Anagni nel Frusinate, il sindaco di Pineto Luciano Monticelli, Pierluigi Mattucci e Giuseppe Forcella di Atri, Vincenzo Cesareo a capo del Dipartimento ospedaliero degli Ospedali riuniti Tirreno-Casentino di Cetraro in provincia di Cosenza, Francesco Pelliccia e Claudia Di Pasquali, rispettivamente sindaco e presidente del consiglio comunale di Subiaco, in provincia di Roma. «Dimostreremo», anticipa Dal Pozzo, «i limiti dei Programmi operativi commissariali di Abruzzo, Molise, Lazio e Calabria, in altre parole il fallimento di una politica sanitaria basata su teorie improbabili, numeri falsi e il rifiuto del confronto con i territori». * tratto da il quotidiano "Il Centro"
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