AGNONE. “Dal 2000 al 2007, nel Molise hanno abbandonato l’attività agricola circa 5300 aziande, passando da 28000 a poco più di 23500, con un calo che in termini percentuali equivale a circa 18 punti. Questo dato è comune a quanto si è verificato in altre Regioni, anzi risulta inferiore al Mezzogiorno (-20%) ed alla media nazionale (-22%). La chiusura di queste aziande agricole, però, non ha determinato un’equivalente crescita di quelle che sono rimaste in attività. Infatti, si è registrata solo una lieve crescita della superfice aziandale, mentre c’è stata una sottrazione netta di circa 13000 ettari a scapito dell’agricoltura molisana”. E’ quanto ha sottolineato Cosimo Carmine Cassetta, responsabile dell’Osservatorio dei mercati dei prodotti agro alimentari dell’Arsiam Molise durante il convegno organizzato al teatro Italo – Argentino dal titolo: “Agricoltura e zootcnia del Molise”. All’incontro presenti tra gli altri anche il presidente dell’Arsiam, Emilio Orlando che ha lamentato come in Molise “esiste ancora troppa burocrazia che spesso allontana i giovani dal comparto agricolo”.