La sera del 10 aprile 2019 il consiglio comunale con la presenza di solo 8 consiglieri comunali e senza la presenza di nessun cittadino anche perché l’avviso di consiglio non è stato affisso nei pubblici locali così come prevede l’art. 7 punto 8 del regolamento consiliare, è stata approvata l’adozione della variante al piano di fabbricazione. L’assenza totale di ogni forma di dibattito, senza neanche l’illustrazione del piano , delle direttive che lo hanno ispirato e senza neanche la dichiarazione di voto del capogruppo di maggiorana e senza che nessun cittadino fosse presente cittadini fa comprendere la decadenza politica, culturale , sociale ed economica di questo paese dove poche persone decidono per tutti senza neanche un’adeguata informazione. L’ultima approvazione della variante di fabbricazione avvenuta nel 1994 ha visto la partecipazione di tutte le forze politiche ed il coinvolgimento di numerosi cittadini. Personalmente ho cercato di far ragionare la maggioranza facendo presente anche che vi erano delle irregolarità procedurali, ma non c’è stato niente da fare ; il muro di gomma eretto dal 2014 ha resistito fino all’ultima seduta consiliare, calpestando anche prescrizioni di legge. Riporto la dichiarazione di voto fatta inserire nella delibera approvata dalla sola maggioranza.
“Non senza stupore e meraviglia dobbiamo fare presente che l’argomento portato in discussionenon ha completato il suo iter amministrativo. Ed infatti l’esplicito contenuto nella delibera giuntale, richiamata nella proposta di deliberazione, ossia la n. 41 del 12/3/2019, pubblicata in pari data all’albo pretorio per 15 giorni,che testualmente si riporta “ al termine della pubblicazione della suddetta deliberazione si procederà alla pubblicazione per trenta giorni consecutivi all’Albo pretorio, della deliberazione di delimitazione del centro abitato definitiva ai sensi dell’art 4 comma 2 del D.lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modifiche; in assenza di osservazioni o proposte la deliberazione diverrà esecutiva, previa pubblicazione per trenta giorni consecutivi all’albo pretorio ai sensi dell’art 4 comma 2 del D.lgs. 30 aprile 1992 .285 e successive modifiche”, non permette, a nostro giudizio , l’approvazione del provvedimento in quanto la delibera citata, stando ai tempi citati, dovrebbe diventare definitivamente esecutiva il 23 maggio 2019 e pertanto solo dopo tale data il provvedimento potrebbe essere valida . Addirittura la delibera approvata il 12 marzo 2019 la si vuol rendere già efficace e far esplicare i suoi effetti già dal 10 aprile 2019, ossia prima anche dei 30 giorni effettivi di pubblicazione, così come recita il codice della strada.
Va da sé che alla luce di quanto detto non si può ritenere valida una delimitazione del centro abitato senza aver esperito un’adeguata informazione in virtù della tanto osannata trasparenza. Una eventuale approvazione odierna della variante al piano di fabbricazione esporrebbe il Comune in ogni momento a ricorsi e contenziosi vari.
Inoltre il fatto che nella proposta di adozione dell’atto non vengano citate quali sono le minori entità soggette a variazione riportate negli elaborati tecnici agli atti dell’ufficio comunale più di qualche dubbio lo fa sorgere.
Mai siamo stati coinvolti nelle riunioni propedeutiche alla variante al piano, come se fossimo stati un corpo estraneo dell’amministrazione e, peggio ancora, del Consiglio comunale
Mai il sindaco ha convocato una conferenza dei capigruppo per chiedere i nostri suggerimenti o le nostre proposte; addirittura non ci ha neanche inviatele osservazioni dei cittadini per permettere anche a noi una valutazione propedeutica delle stesse. Ha preferito metterci invece di fronte ai fatti compiuti, dovendo decidere nell’odierna seduta se dire sì o no. Nell’approvazione dell’ultima variante del 1994 certamente c’è stata una procedura più aperta e democratica, avendo le opposizioni presentate le proprie proposte durante l’iter di redazione degli elaborati. Ancora oggi noi non sappiamo quale siano state le direttive date ai tecnici nella redazione del piano. Dall’esame degli elaborati non si riesce a cogliere su quali direttive o principi di programmazione si sviluppa l’intero territorio triventino; al contrario si notano solo tanti interventi a macchia di leopardo intesi solo ad accontentare richieste dei privati sulla scia della migliore tradizione clientelare.
Per queste motivazioni, nonostante la disponibilità a discutere il piano, non possiamo che esprimere un voto contrario o in altrenativa proponiamo il rinvio dell’argomento per non essere coinvolti in responsabilità amministrative o, nel peggior caso, contabili , considerata la delicatezza di una variante al piano di fabbricazione e gli effetti che da essa derivano. La variante al piano di fabbricazione è passata con sette voti favorevoli ed uno contrario tra l’assordante silenzio e il vuoto desolante delle sedie della sala consiliare in netto contrasto con la prima seduta consiliare di insediamento caratterizzata dalla presenza di centinaia di persone e dall’allora presidente della giunta regionale Frattura , frastornati dai fumi delle porchette pronte nell’anticamera della sala del polifunzionale per i festeggiamenti. I cinque anni dell’amministrazione Santorelli, caratterizzata dal silenzio assoluto e dalle mute alzate di mano dei suoi consiglieri, hanno regalato al paese una società civile priva di interessi e di ogni forma di dialettica politica e culturale.
Tullio Farina di “ Trivento che vorrei”