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La consigliere Cerroni: «Un centro di aggregazione per giovani ad Agnone»

L'esponente dell'amministrazione rilancia il progetto nonostante il flop dell'ultimo incontro in Comune

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AGNONE - Comune e giovani un binomio invicibile. L’idea della giunta comunale è di dare man forte ai giovani per creare un futuro ad Agnone. Caterina Cerroni è consigliere comunale. Nonostante sia nuova nel mondo politico, ha le idee molto chiare. Il suo compito è gestire un progetto creato per i giovani e per incentivare le possibilità dei giovani ad Agnone. Tempo fa lei pubblicizzò una serie di eventi indirizzati alla gioventù agnonese. Può spiegarci di cosa si trattava con precisione? “Si trattava di incontri rivolti ai giovani per creare una sorta di collaborazione tra l’amministrazione comunale e gli stessi giovani. Il progetto è stato ideato per dar voce alle necessità degli adolescenti che non sempre sono così facili da individuare quindi, non conoscendo il problema, non è possibile trovare la soluzione”. Cosa voleva proporre lei con la giunta? “Innanzitutto volevamo, creare una collaborazione tra Comune e le nuove generazioni; volevamo individuare i problemi del giovane cittadino medio e tentare di risolverli. Altra iniziativa era quella di far partecipare ai consigli comunali sia i rappresentanti di classe delle scuole superiori che i rispettivi rappresentanti di istituto. Infine io e la giunta avremmo un progetto molto ambizioso da proporre loro: creare un centro, in un locale che abbiamo già individuato, nel quale i ragazzi e le ragazze agnonesi possano riunirsi. La novità inoltre starebbe nel fatto che noi vorremmo idearlo e progettarlo basandoci sulle loro esigenze. Sarebbero loro a dirci di cosa hanno bisogno”. Questo tentativo ha avuto successo? “Sfortunatamente in un primo momento non ha avuto successo. Ma io e l’amministrazione non ci arrendiamo. Mi impegnerò per avvicinarmi a loro. Sto infatti cercando di avvicinarmi a loro attraverso la scuola”. Perché secondo lei, consigliere, questa sua iniziativa non ha avuto successo? “Purtroppo credo che i teen ager non siano abituati a sentirsi considerati. Per anni sono stati abbandonati e, non essendosi mai sentiti coinvolti, la nostra idea potrebbe risultare ambigua. Diciamo che capisco questo disinteresse ma credo che dovrebbero approfittare dell’opportunità che stiamo cercando di dar loro”. Lei è sicura che questa collaborazione possa avere luogo ed essere produttiva. “Naturalmente. Credo che io e la giunta abbiamo il dovere di lavorare per Agnone; il nostro lavoro è quello di garantire un futuro per la nostra cittadina quindi è compito nostro riorganizzarla. Perciò risulta ovvio iniziare dalle fondamenta del domani: i giovani. Per troppi anni le nuove generazioni hanno avvertito troppa distanza con il mondo politico; è ora che loro capiscano che noi lavoriamo per loro. E’ normale che ad un certo punto sia necessario allontanarsi da Agnone per motivi formativi o professionali però è anche giusto avere la possibilità di scegliere. Lasciare Agnone non deve essere necessario per lavorare. Ed è proprio per questo che vogliamo collaborare con loro.”.
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