Un anno fa, 22 aprile 2018, Donato Toma, candidato del centrodestra, diventava il nuovo presidente della Regione Molise. A distanza di dodici mesi l'ANSA gli ha chiesto di fare un primo bilancio dell'attività svolta. "Un anno di lavoro intenso, estremamente complesso, abbiamo dovuto recuperare 20 milioni di euro (fondi Ue) che sembravano persi, abbiamo finanziato 17 milioni di euro alle imprese e quest'anno abbiamo emesso un bando da 16 milioni di euro sulla micro ricettività , ma potrei aggiungere altre iniziative messe in campo. Subito dopo il prossimo appuntamento elettorale - spiega - faremo il punto della situazione sul mio primo anno al vertice della Regione". Toma si sofferma anche sull'attuale azione politica. "Dico ai molisani di avere pazienza, adesso abbiamo ricucito smagliature che potevano portarci alla perdita di finanziamenti. Questo - conclude - sarà l'anno del riversamento sul territorio di ulteriori finanziamenti per lo sviluppo del Molise".
Queste le dichiarazioni del presidente della Regione all'Ansa. Tra i lati negativi certamente quello di non essere riuscito a centrare l'obiettivo della nomina a commissario ad acta della sanità pubblica. Questo significa che cedendo la gestione ad Angelo Giustini e Ida Grossi, Toma rispetto a chi lo ha preceduto, Paolo Di Laura Frattura, sta gestendo meno soldi e meno potere in Regione. Questa cosa è stata voluta dalla ministra della salute Giulia Grillo e dall'opposizione a Cinque Stelle. La quale in questo primo anno di Governo Toma è stato questo il risultato più importante che è riuscita ad ottenere.
Ma i guai di Toma sono anche all'interno della maggioranza in consiglio regionale. In questi mesi ha dovuto affrontare anche la delicata questione di Lega vs Prima il Molise. Con le pressanti richieste di Aida Romagnuolo e Filomena Calenda di far dimettere e di mandare fuori dalla maggioranza l'assessore esterno Luigi Mazzuto. Per poi presentargli una mozione di sfiducia e mandare la maggioranza 10 a 10 su questo argomento.
Un primo anno in chiaroscuro per Donato Toma e la sua giunta, che già nel periodo di Natale ha subito il suo primo rimpasto.
