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World Pride, dopo 50 anni da Stonewall New York si tinge di arcobaleno. In Molise si tenta il bis del pride dello scorso anno

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Un grande evento segna quest’anno la lotta lgbtqia. Arriva proprio mentre il presidente degli Usa Donald Trump vorrebbe mettere fuori legge qualsiasi diritto della popolazione transessuale.A giugno si celebreranno infatti  i 50 anni dei moti di Stonewall per la rivendicazione dei diritti omosessuali. Gli scontri cominciarono esattamente nell’omonimo bar della zona di New York nel 1969. Un anno dopo della rivoluzione del 1968 in Italia che però non aveva riguardato direttamente la popolazione lgbtqia.

In un momento in cui anche negli Stati Uniti i diritti della popolazione omosessuale e transessuale erano ridotti al lumicino, nel locale di Stonewall le persone non eterosessuali potevano incontrasi lì e anche ballare in coppia. Conquiste che negli anni 70 arrivarono anche in Italia poi con l’esplosione del locale Muccassassina. Ma negli Usa si era allora precursori di battaglie che avrebbero interessato tutto il mondo.  Il 27 giugno 1969 nel locale di Stonewall entrò la polizia di New York  pronta a reprimere il tutto.Fu in quella occasione che la popolazione lgbtqia chiese non soltanto l’accettazione ma anche il riconoscimento dei propri diritti. Si racconta che durante gli scontri una donna trans gender di nome Sylvia Rivera, avrebbe urlato “it’s a revolution” (è una rivoluzione) lanciando una bottiglia contro un poliziotto, diventando simbolo dei moti e dei duri e violenti scontri che proseguirono per giorni coinvolgendo ben più persone di quelle all’interno dello Stonewall inn. È bene dire che qualcuno giura che Rivera quel giorno non fosse nemmeno allo Stonewall, ma forse poco importa, resta una figura iconica del movimento.

Dopo 50 anni da quegli eventi la metropoli statunitense celebra l’anno dell’orgoglio “year of pride”, ed è qui che si svolge il World pride – per la prima volta in assoluto nel paese – dal 25 al 30 giugno, con quattro milioni di visitatori stimati per l’evento.

In Italia per questa occasione, come ormai avviene ogni anno, è attiva l’onda pride. Sono coinvolte tante città tra cui le campane di Napoli (22 giugno) , Salerno, Avellino e sulla costiera amalfitana nel comune di Sorrento.

In Puglia ci sono le città di Bari e Taranto e per  la Calabria c’è la città di Reggio. Basilicata e Molise devono ancora stabilire una data e il luogo dove tenerlo. Nella nostra regione lo scorso anno si celebrò per la prima volta il 28 luglio a Campobasso. Città che sembra essere ancora in pole position per la sua centralità.

A tal proposito è stata istituita una raccolta fondi per acquistare tutte le cose necessarie. E per poter stabilire ancora una volta che il Molise esiste.

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