ISERNIA. E' stato arrestato per bancarotta fraudolenta l'imprenditore Tonino Perna, gia' a capo della It Holding, societa' della moda che produceva per i maggiori marchi nazionali. Oltre 61 milioni di euro il valore del 'crac' contestato dalla Guardia di Finanza di Isernia, che ha arrestato Perna in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip presso il locale Tribunale. Su disposizione dell'Autorita' Giudiziaria di Isernia, sono in corso ulteriori attivita' finalizzate al sequestro preventivo di beni riconducibili all'imprenditore. Perna, al vertice del gruppo societario, operava nel settore tessile e aveva un ruolo "di assoluta rilevanza nel campo della moda", si legge in una nota delle Fiamme Gialle, per aver prodotto capi di abbigliamento con i marchi delle piu' famose griffe nazionali, quali 'Gianfranco Ferre'', 'Malo', 'Romeo Gigli', 'Just Cavalli', 'Dolce e Gabbana' e altre.
Con Perna la Procura della Repubblica di Isernia ha deciso di indagare altre 20 persone che lo avrebbero assecondato nella condotta illegale. "L'indagine e' stata lunga - ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Isernia, Paolo Albano - perche' siamo partiti dal 1997, anno del collocamento in Borsa di oltre 45 milioni di azioni, per un controvalore di 212 miliardi di lire". In queste ore sono stati sequestrati immobili e beni per circa 20 milioni di euro, tra cui una villa e un ettaro di terreno a Capri, un immobile a Roma, un immobile ad Arzachena in Sardegna e una villa a Isernia.
Nel dicembre del 1999 l'imprenditore isernino lega il suo nome alla città di Agnone grazie al premio nazionale "Il Mantello" che la Pro loco decide di assegnarli al pari dell'ambasciatore Usa in Italia (originario di Monteroduni) Thomas Foglietta. Il premio successivamente scomparso era riservato "agli uomini nativi del Molise che, con il loro impegno, il loro operato e la loro professionalità , hanno elevato e dato lustro alla loro terra natia".