Il 28 maggio 2018, il CISADeP, guidato dalla Presidente Emanuela Cioni, dal Segretario Nazionale Don Francesco Martino e da delegati di altre regioni Italiane, è stato ricevuto in audizione dalla Presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera On. Marialucia Lorefice e dall'On. Chiara Gagnarli.
L'interlocuzione in Commissione è stata estremamente positiva, in un clima collaborativo e costruttivo. Sono state illustrate sommariamente le problematiche legate all'applicazione del D. M. 70/2015 alle aree periferiche, ultraperiferiche e disagiate del Paese e le relative criticità e lacune che richiedono un approfondito normativo integrativo o legislativo che valga come standard per queste realtà, sia per i servizi ospedalieri che territoriali, oggi lasciati troppo a libere interpretazioni delle singole regioni al fine di superare le situazioni di precarietà e criticità delle periferie in tema di servizi sanitari a volte estremamente preoccupanti.
E’stata avanzata la richiesta di revisione dei criteri e l'approfondimento delle azioni necessarie per garantire con professionalità, efficienza, efficacia e sicurezza i punti nascita e i servizi di supporto e sostitutivi in queste aree, i problemi inerenti la devoluzione sanitaria, la carenza dei medici specialisti e il blocco del turn over. L’incontro si è concluso con l'auspicio che la commissione adotti un Ordine del Giorno che impegni i Ministeri della Salute e dell’Economia ad avviare un confronto con la Conferenza Stato Regioni per la definizione di Atto Relativo della stessa con l'approvazione di schema di Decreto Ministeriale relativo integrativo del D. M. 70/2015, che determini, in ragione della tutela della salute prevista dall'art 32 della Costituzione, gli standard nazionali qualitativi, strutturali e tecnologici dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali nelle aree periferiche, ultraperiferiche, particolarmente disagiate ed insulari della nazione per poter mettere fine al far west normativo regionale in materia.
La Presidente On. Marialucia Lorefice, dopo aver sottolineato che comunque l'interlocuzione con il Ministero dell'Economia è necessaria in materia, che condivide le preoccupazioni espresse in merito all'applicazione discordante nelle singole regioni del D. M. 70/2015, che nonostante il Ministero della Salute non consideri una priorità l'intera revisione dello stesso, ha accolto l'idea di impegnare con un Ordine del Giorno i soggetti istituzionali a chiarire e precisare gli standard del D. M. 70/2015 in merito ai servizi ospedalieri e territoriali per le aree periferiche, ultraperiferiche e disagiate d'Italia, da approvare a margine della discussione su successivi provvedimenti in calendario dopo il Decreto Calabria, cosa estremamente soddisfacente.
Approfondendo il tema dei Punti e dei Percorsi nascita in aree periferiche e disagiate, l'On. Marialucia Lorefice ha comunicato ai presenti l'attenzione del Ministero in materia, e che è già stato attivato un Tavolo Tecnico Istituzionale per rivedere l'intera questione, lasciando aperta la possibilità di ripristino dei punti nascita ritenuti strategici nelle periferie, in quanto il semplice criterio dei 500 parti annui non può essere l'unica discriminante, e per assicurare i requisiti di alta professionalità, sicurezza, e aggiornamento continuo del personale, proponendo che a questo tavolo partecipi un membro del CISADeP. Affrontando il tema della devoluzione sanitaria sempre per le aree disagiate, ha assicurato l'attenzione al problema e anche la valutazione, già iniziata come discussione generale, sulle altre proposte riguardanti il blocco del turn over, il personale specialistico, la cancellazione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina, il superamento per le aree disagiate dei vincoli economici per il personale applicando il criterio del contingente minimo necessario per garantire i servizi previsti dalla programmazione relativa