L’Associazione degli Ecologisti Democratici Nazionale, di concerto con gli EcoDem dell’Abruzzo e degli Ecologisti Democratici del Molise, visto l’allegato appello a firma dei Consiglieri della Regione Abruzzo e Molise, Giuseppe Di Pangrazio e Michele Petraroia, rilancia l’esigenza di aprire un confronto tra il Governo Nazionale, le due Regioni, gli Enti Locali, le forze sociali e le rappresentanze del settore turistico-ambientale per accertare una possibile soluzione alternativa alla chiusura di una delle tratte ferroviarie più antiche d’Italia, la Carpinone-Sulmona che collega per 129 Km il Molise all’Abruzzo in uno dei luoghi più incontaminati del nostro paese.
L’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, attraversato dalla ferrovia che ha la seconda stazione più alta d’Italia, dopo quella del Brennero, potrebbe avere interesse, insieme alle società regionali e nazionali che curano la promozione turistica, alla valorizzazione dello sviluppo locale ed al potenziale afflusso in un’area suggestiva di scolaresche, visitatori stranieri e amanti della natura, del paesaggio e della montagna.
Accanto ad un utilizzo economico a fini turistico-ambientali della tratta con operatori pubblico-privati, potrebbero essere coinvolti gli Enti Locali ed in particolare i Comuni e le Regioni per positive sinergie col servizio di trasporto pubblico locale che permetta a piccole comunità di un territorio interno e montano di usufruire del diritto alla mobilità .
Le Ferrovie dello Stato non possono concentrare la loro strategia futura solo sull’alta velocità tra i centri più ricchi e popolosi del nostro paese, né possono tagliare con un tratto di penna decenni di storia del trasporto su ferro che hanno unito il Sud col Nord, e né possono avere un atteggiamento di totale insensibilità verso le regioni più piccole, le aree meno abitate, i territori svantaggiati e la montagna.
Si apra un confronto su questi temi e si agisca per preservare, valorizzare e rilanciare la Ferrovia del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.