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Commissione pari opportunità, la denuncia di Patrizia Manzo: donne sostituite senza essere avvisate, il machismo al potere

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Il machismo della politica e la disattenzione nei confronti della Commissione delle pari opportunità. E' quanto sta avvenendo in Molise e in poche donne hanno il coraggio di dirlo. Tra queste poche le componenti della commissione consiliare che si sono rivolte alla consigliera regionale Patrizia Manzo. La quale ha ritenuto giusto informare i cittadini di quanto sta accadendo. E lo ha fatto tramite una nota facebook in cui si spiega tutto. 

"In questi giorni - sottolinea Patrizia Manzo - esattamente il 20 giugno, molti ricordavano Nilde Iotti, prima donna nella storia dell'Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato. Quasi un ossimoro in un contesto politico perennemente incazzato e litigioso, dove la dialettica politica lascia spazio al machismo politico adottato in larga parte anche da molte donne e che, finalmente, sta tramontando nel resto d'Europa. Vi chiederete cosa c'entra tutto ciò con quello che sto per dirvi. Lo capirete leggendo fino in fondo ciò che sto per raccontarvi.

In ogni Regione italiana è istituita la commissione di pari opportunità. E' compito della Commissione promuovere l'uguaglianza tra i sessi, rimuovendo tutti gli ostacoli che, costituendo fattori di discriminazione diretta e indiretta per le donne, ne limitano o ne impediscono il pieno sviluppo come persona umana.

Durante l'ultima sessione di bilancio, la commissione nominata a inizio di questa legislatura e già convocata per il primo insediamento, ha subito una modifica con un emendamento di Fratelli d'Italia. Diciamo che la proposta di inserire una quota di genere nella commissione poteva essere condivisibile ma senza un giusto e corretto dibattito sul territorio, senza il coinvolgimento di tutte quelle parti sociali sensibili al tema, sembrava un gioco di forza dettato da altre esigenze.

La modifica passa, la commissione decade! Fin qui, tutto "normale"... si fa per dire! L'ufficio di presidenza autorizza alla pubblicazione per il nuovo avviso della manifestazione di interesse e a distanza di un anno ricominciamo da zero.

Ed è qui che la disattenzione e il machismo politico trovano la loro massima espressione... l'apice di una modifica che ha riscontrato sensibilità solo tra chi sa distinguere il rispetto delle istituzioni dalla vita politica. Molte delle donne nominate in commissione, che mi hanno contattato in questi giorni, scoprono di essere decadute solo dopo la pubblicazione del nuovo avviso. Spaesate, deluse, in religioso silenzio si sono rimboccate le maniche pronte a partecipare nuovamente sapendo che la strada è ancora lunga contro l'esibizionismo muscolare".

Ma perché fare tutto questo? Semplicemente per dare la possibilità al 40% di uomini di entrare subito e sostituire le donne. Mentre in Giunta Regionale si attende la nomina di una assessora dai tempi ormai antidiluviani della presenza in Giunta di Angiolina Fusco Perrella con Michele Iorio. 

 
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