Terminato il Corpus Domini a Campobasso è ora al Comune di pensare al nuovo consiglio comunale previsto il 1 luglio. E in quel momento che l'amministrazione Gravina sarà davvero sola con la cittadinanza. Senza l'organizzazione di manifestazioni a cui aveva già pensato l'amministrazione Battista. E senza ministri che, si sa, rendono più importanti le manifestazioni che si organizzano.
E la presenza di Luigi Di Maio, di cui eravamo tutti a conoscenza dal momento della vittoria di Roberto Gravina, e quella di Elisabetta Trenta arrivata a sorpresa e in forma privata, hanno dimostrato che sono state capaci di portare gente a Campobasso. Oltre ai turisti e i curiosi anche il triplo di giornalisti di quelli presenti di solito quando gli ingegni del Di Zinno lasciano via Trento per uscire in città fino all'arrivo sotto a Palazzo San Giorgio dove c'è la consueta benedizione.
Di solito ci sono giornalisti regionali e qualcuno nazionale interessato alle tradizioni dei posti da visitare. Ma ieri la sfilata dei ministri sembrava aver doppiato quella dei misteri. Con la presenza di testate nazionali mai viste negli anni scorsi. Tutte per la dichiarazione di Di Maio e per l'accesso al punto stampa, che ha cambiato location tre volte in mezz'ora al Comune. Con visibili punti di vista diversi tra l'organizzazione locale e quella nazionale del ministro. Nel frattempo accadeva che qualche collega di tv nazionali era infastidito dalla troppa presenza dei giornalisti locali con telefonini che fungevano anche da telecamere.
Ci chiedono, come avvenuto anche durante la visita di Di Maio a Piazza Palombo, di metterci dietro alle telecamere, non chiamandoci nemmeno colleghe ma signorine. Non sapendo che dopo il 18esimo anno di età il termine "signorina" non si usa nemmeno per le donne non sposate. Siamo solo all'inizio della legislatura Gravina in Comune, ci sarà tempo per organizzarsi meglio la prossima volta. Ne è cosciente anche il sindaco Gravina il quale prima dell'arrivo di Di Maio ci dichiara che qualcosa va cambiato nel 2020 ma non si è fatto in tempo oggi.
Per una amministrazione giovane però riuscire a portare due ministri a vedere i misteri è un colpaccio non da poco. Non ricordiamo una cosa simile da anni. E' di sicuro la prima volta nel terzo millennio. E di questo va dato merito a Roberto Gravina e al Movimento Cinque Stelle. Il demerito è stato quello di non aver minimamente citato l'ex sindaco Battista dal balcone. Lo dimostra questo discorso integrale: "Campobassani e non, benvenuti alla spettacolare sfilata dei Misteri, dove la fede incontra la tradizione e l'appartenenza di una comunità in festa. Sono proprio i valori della comunanza che oggi, giorno del Corpus Domini, rivivono nella sfilata degli ingegni del Di Zinno, colui che tanto ha dato al Molise e alla nostra città. Una sfilata che fa del Corpus Domini la più grande festa di Campobasso e della sua gente, la stessa gente che anno dopo anno consente agli ingegni di percorrere le strade cittadine: ai portatori ed ai volontari tutti va un sentito ringraziamento mentre ai figuranti, ed ai bambini in particolare, va il nostro più caloroso e fragoroso applauso.Evviva i Misteri, evviva il Di Zinno, evviva Campobasso”. Una cosa che è stata notata dai più ma di cui il centrosinistra non si è lamentato. Nonostante abbia fatto trovare la macchina organizzativa quasi pronta. Oggi a freddo poi si rende conto e ripara ringraziando Battista e l'amministrazione uscente: Sono state giornate intense, con emozioni condivise con tutti voi cittadini di Campobasso e con quanti sono venuti a visitare la nostra città in occasione di questo Corpus Domini appena concluso. Il mio primo ringraziamento va a alla nostra città, a Campobasso, e a quanti vivono e lavorano qui per migliorarla giorno dopo giorno, anche quando la festa finisce. Al ministro Luigi Di Maio che ha mantenuto la sua promessa di tornare a Campobasso per la sfilata dei Misteri, al ministro Elisabetta Trenta sempre vicina alla nostra città e alla nostra regione, al nostro vescovo Monsignor Bregantini e a tutte le autorità religiose, politiche, civili e militari, va la mia più grande e sincera riconoscenza, così come all’amministrazione comunale uscente per l’allestimento del cartellone degli eventi. Il Corpus Domini a Campobasso si ripete ogni anno per merito del lavoro di tanti: dell’Associazione Misteri e Tradizioni, dei dipendenti comunali, delle forze dell’ordine e di tante altre associazioni. Il tutto viene diffuso e veicolato dagli organi di stampa che ringrazio per il loro impegno e lavoro in questi giorni pieni di eventi e attività. Preservare e lavorare per accrescere la nostra tradizione più sentita è compito di tutti noi. Per farlo, da parte nostra come amministratori, non bisogna sentirsi infallibili, ma puntare a migliorare per il futuro ogni aspetto di ciò che necessita di attenzioni migliori di quelle che abbiamo potuto e saputo mettere in atto in questi giorni.Grazie Campobasso.
Chi si lamenta di non essere potuto entrare al primo piano del Comune sono stati i consiglieri regionali del centrodestra presenti alla manifestazione e la consigliera comunale dell'opposizione Carla Fasolino.
Antonio Battista è stato invece ringraziato dall'arcivescovo di Campobasso, Gian Carlo Maria Bregantini, che nel suo discorso alla cittadinanza dichiara:
«Carissimi, viva sempre la città di Campobasso. Viva i Misteri, che rendono sempre più bella la nostra città! Un saluto a tutti voi, amici, vicini e lontani, specie a chi viene da lontano, che fate da cornice, oggi, a queste statue viventi. E saluto il Vice Premier, Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Saluto con cordialità la nuova amministrazione Comunale con il Sindaco Roberto Gravina e un ringraziamento al sindaco Antonio Battista dell’amministrazione precedente, augurando fattiva collaborazione tra il Passato e il presente, con un messaggio particolare quest’ anno, ricordando la genialità dell’artista Paolo Saverio Di Zinno, nei suoi trecento anni dalla nascita. Grazie. Sento sempre più che il messaggio centrale, il segno di questa nostra bella festa è soprattutto il simbolo del Pane. Quel pane di casa che profuma di tre doni, uno più prezioso dell’altro.
Profuma di benedizione, il pane di casa. Perché ci è donato, è frutto di sudore, è segnato da tanta fatica. Sa di onestà, di impegno, di passione e di zelo. Ci parla, il pane anche di cultura, di scuola fatta bene; ci ricorda di quel cielo che il Di Zinno esprime in pienezza e in bellezza negli angeli danzanti. E ci ricorda che il pane è vero quando ci porta al volontariato, alla solidarietà, ad una visione di mondialità che lancia i nostri ragazzi sulle strade del mondo! Aperti al domani, non chiusi nella paura alimentata da fantasmi. Ma il pane è fatto per essere spezzato insieme: come nella Messa, al canto dell’Agnello di Dio. Immolato. Un pane mangiato da soli, non sazia. Non dà gioia. E’ la bellezza della Casa degli Angeli, dove il Pane in città è servito con amore, a tutti. Proprio cinque anni fa, è stata benedetta da Papa Francesco e si è fatta nido di accoglienza! Raccoglie, questo pane, anche il dramma dei carcerati, le lacrime dei malati nei nostri ospedali, con pochi medici. E’ la pienezza del CREATO, perché sia la CASA comune, custodita con amore, per tutti, amata e profumata di gioia!
Infine, questo Pane va dato a tutti. Allora, si apriranno i nostri occhi, come ad Emmaus. In Solidarietà e fraternità. Perché sia un Pane per tutti, che diventi Lavoro per tutti!Per noi, qui residenti e per gli immigrati, perché il Pane è un “pane nostro”. Dono per tutte le nostre famiglie per i nostri giovani, perché ci sia futuro e fiorisca tutto il nostro Molise. Pane per tutti. Lavoro per tutti. Futuro per tutti! Con la Benedizione del Cielo. Grazie».
La giornata di ieri è stata chiusa dal concerto di Luca Carboni. Per alcuni la sua estrema disponibilità con giornalisti e cittadini è stato motivo di felicità. Altri invece hanno polemizzato per l'organizzazione della sicurezza che aveva reso un labirinto lo spazio concertistico. Ma questo non è colpa degli organizzatori ma di chi ha avuto in appalto la gestione della sicurezza.