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Medici militari, scontro diretto tra Toma e Federico

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-«La proposta del commissario alla sanità di ricorrere ai medici militari è irrealizzabile. Non lo dice più solo Donato Toma, ma anche il ministro alla salute, Giulia Grillo. Il ministro, quindi, certifica l’assoluta incompetenza e inadeguatezza degli interventi, delle azioni e delle proposte di un commissario che, in mesi di attività inutile, ha cronicizzato i mali della sanità regionale. Non c’è più tempo da perdere: occorre abolire i commissariamenti, come già allo studio nel Patto sulla sanità. La mia priorità è tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei miei concittadini».

Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in relazione alla gravissima situazione che si è determinata nella sanità molisana. Dichiarazioni alle quali risponde a stretto giro di posta l'onorevole del Movimento Cinque Stelle Antonio Federico. 

"La proposta dei medici militari in corsia è una delle strade tentate dal Commissario della Sanità - sostiene Federico -  per risolvere l'emergenza della carenza medici negli ospedali molisani, dovuta a 12 anni di scelte scellerate da parte della politica. Una strada, tuttavia, evidentemente non percorribile. Come sottolineato dal ministro Grillo, che ha ringraziato il ministro Trenta per la collaborazione, preferiamo soluzioni strutturali per risolvere definitivamente una situazione gravissima.
Allo stesso tempo appare chiaro come Toma cerchi di strumentalizzare la soluzione dei medici militari solo per tentare di dimostrare l'inefficienza del modello commissariale che tanto avversa. Eppure dovrebbe avere altre priorità in campo sanitario.
La situazione molisana, infatti, è aggravata dal fatto che, come certificato dal Tavolo tecnico, i conti della sanità continuano a non essere in ordine a causa di uno scoperto milionario da addebitare all'amministrazione regionale perché proprio la Regione non ha girato 4,2 milioni di euro delle tasse dei molisani sul conto della sanità. La Procura della Corte dei Conti, a cui si è rivolto proprio questa mattina il Generale Giustini, ci dirà se questi soldi sono stati utilizzati per spese sanitarie o meno. Nel frattempo però il Governatore Toma non perda altro tempo in polemiche e rimetta i soldi al loro posto.
Ma i numeri della Sanità molisana sono negativi anche perché in tutto il 2018 si è riprodotto il solito schema per cui i privati accreditati hanno prodotto extrabudget su prestazioni per cittadini di fuori regione, creando uno squilibrio di conti per 15 milioni di euro. E in questo caso il Tavolo tecnico ha chiesto espressamente ai Commissari di far produrre note di credito ai privati accreditati.
Sono questi i motivi e i numeri che, qualche settimana fa, hanno fatto scattare l'ennesimo blocco del turnover prima che intervenisse il Decreto Calabria con cui, con legge, abbiamo tolto il blocco nelle regioni in Piano di rientro dal debito sanitario.
La futura organizzazione ospedaliera dovrà mettere al centro la sanità pubblica, come ribadito anche oggi dallo stesso ministro Grillo rispondendo ad un question time alla Camera, con un sistema che sia, insieme, sostenibile, accessibile e sicuro per tutti i cittadini".

 

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