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Consiglio comunale Campobasso, inizia l'era Gravina. Maggioranza e opposizione unite sulle nomine al maschile

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E' cominciata ufficialmente l'era Gravina in consiglio comunale, con tante novità in chiaroscuro a Campobasso. Tra  i banchi 32 consiglieri più il sindaco. Per più della metà di loro c'era un ambiente da primo giorno di scuola, soprattutto nelle file grilline. Dove gli unici presenti anche nella passata legislatura( oltre al sindaco anche Simone Cretella, Luca Praitano e Paola Felice) erano seduti al tavolo della Giunta quindi senza diritto di voto su quanto accaduto oggi a Palazzo San Giorgio. Riconfermate a loro le deleghe assessorili insieme all'assessore Amorosa e all'esterna Panichella, che sedeva vicino al consigliere straniero aggiunto. 

Per Paola Felice è stato ufficializzato anche l'incarico di vicesindaca. Per le altre deleghe, comprese le pari opportunità, nessuna comunicazione da parte del sindaco. E con la carica di vicensindaca finisce il femminismo del Movimento Cinque Stelle ma anche degli altri partiti. In particolare del centrodestra che nulla ha riconosciuto a chi si era candidata alla carica di sindaco: Maria Domenica D'Alessandro. 

Andiamo alla cronaca della giornata: si inizia alle 8.30 con l'inno nazionale. Dopo la convalida degli eletti e la surroga dei consiglieri diventati assessori, c'è stato il giuramento del sindaco Gravina. Successivamente e con celerità si è passati all'elezione del presidente del consiglio comunale. Dopo la prima votazione, andata a vuoto, è stato eletto il consigliere Antonio Guglielmi alla seconda votazione con 21 voti (tutti quelli del Movimento Cinque Stelle). I voti del centrodestra sono andati a Salvatore Colagiovanni (8 in totale) che ricoprirà la carica di vicepresidente. La sinistra in toto si è astenuta. 

Altro punto all'ordine del giorno è stato la comunicazione dei capigruppo. E anche qui è tutto un programma. Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle è l'eletto Antonio Vinciguerra. Per Il gruppo della Lega che comprende anche la consigliera D'Alessandro oltre a Alessandro Pascale e Alberto Tramontano è quest'ultimo il capogruppo. Capogruppo del monocellulare Forza Italia Mimmo Esposito. Capogruppo del monocellulare Fratelli d'Italia é Mario Annuario. Capogruppo del monocellulare é ora Massimo Sabusco. I popolari per l'Italia comunicano che il capogruppo è Salvatore Colagiovanni. L'ex sindaco Antonio Battista diventa il capogruppo della lista Socialisti ed Ecologisti di sinistra dove risulta eletto, mentre Giose Trivisonno è il capogruppo del Partito Democratico. 

Poi è stata la volta delle commissioni elettorali. Quella titolare è formata da Antonio Vinciguerra, Nicola Simonetti e in rappresentanza delle minoranze Domenico Esposito. Tra i supplenti sono stati eletti Giuseppina Di Iorio, Pio Bartolomeo e per le minoranze Mario Annuario. Convalidata all'unanimità l'elezione del consigliere straniero. 

Per il sindaco Roberto Gravina, come ha sottolineato, l'atmosfera era proprio quella del primo giorno di scuola

Ecco cosa significa invece l'elezione a presidente del Consiglio comunale per Antonio Guglielmi
 
Opposizione dura ma con il riconoscimento del ruolo del sindaco Gravina invece per il leghista Alberto Tramontano
Opposizione costruttiva e senza sconti anche per il capogruppo del Partito Democratico Giose Trivisonno

E infine l'ex sindaco Antonio Battista: saremo un corpo unico con il partito democratico. Con il centrodestra non possiamo dimenticare che a livello nazionale una parte di loro governa con il Movimento Cinque Stelle 

Che dire per chiudere? Nessuna donna capogruppo. Una sola donna nella commissione elettorale ma in qualità di supplente. Unico atto femminista la nomina da vicesindaca per Paola Felice. Anche in consiglio comunale, escludendo l'ex assessora Alessandra Salvatore ora consigliera comunale del Pd, non si è udito nessun intervento delle altre 13 donne. Nemmeno della candidata sindaca del centrodestra Maria Domenica D'Alessandro che non ha avuto nemmeno la carica di capogruppo della Lega. Inizia un'era maschile nonostante le presenze femminili. Ci auguriamo che possano programmare interventi in aula già dal prossimo consiglio. 

 

 

 

 

 

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