Mercoledì 10 luglio alle ore 18:30, alla Casa del Popolo in Via Gioberti n. 20 a Campobasso presentazione del libro: "Tutto quello che c'è voluto -storia di pance, semi e polvere di stelle" di Giuseppina La Delfa. Incontreremo l'autrice e la regista del film "Mamma+Mamma" Karole Di Tommaso. A seguire cena sociale (anche vegana e vegetariana)
Dopo aver rinunciato per diciott'anni ad avere figli, Giuseppina e Raphaelle, pioniere in Italia dell'omogenitorialità , decidono finalmente di fare tutto il necessario per diventare madri. La coppia, dopo varie peripezie e strani incontri, conoscerà altre donne con cui condividere paure e desideri e affrontare insieme il viaggio verso la maternità .
Tutto quello che c'è voluto – Storia di pance, semi e polvere di stelle è un'avventura intima e pubblica, fa riflettere sui legami di sangue, sulla responsabilità , la sterilità e la visibilità necessaria per esistere come famiglia. Le due donne faranno anche i conti col corpo che muta e soffre, col dolore dell'attesa e del parto, con la speranza che non muore mai, fino al raggiungimento del meraviglioso traguardo.
Giuseppina La Delfa ha fondato l'Associazione "Famiglie Arcobaleno". Dal 2016, è membro del direttivo di nelfa, il network delle associazioni europee di genitori LGBTQI*. Ha pubblicato Peccato che non avremo mai figli (Aut Aut Edizioni, 2017), il primo volume delle sue memorie e già presentato a Casa del Popolo nel mese di febbraio.
Anche il film " mamma+mamma" della regista Karole Di Tommaso , uscito nei cinema nel mese di febbraio 2019, parla del desiderio di maternità di due giovani ragazze e della loro lotta fatta di entusiasmi e sconforto per veder realizzato il loro profondo desiderio.
La parte più riuscita del film è quella del ritorno di Karole nella terra natia molisana e il suo confronto con la madre, il fratello Nicola e il nonno saggio. Anche il dialogo con il sacerdote in chiesa rivela un atteggiamento ambivalente ricomposto dal bel gesto di offrire pane con frittata. Ognuno dei familiari, dietro la durezza del dialetto, nasconde quella tenerezza e quella umanità che fanno appianare tutte le differenze: a volte ci vuole solo un po' di tempo per abituarsi all'idea.