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Don Martino: L'Alto Molise rischia l'annientamento

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Don Francesco Martino, sacerdote locale, è un punto di riferimento per tutta la comunità. Lo abbiamo intervistato su alcune tematiche di stringente attualità. Don Francesco, il centro sud è sempre descritto come un agglomerato di problemi senza fine; secondo lei: quali sono i problemi maggiori dell’Alto Molise? "Innanzitutto la scomparsa delle Comunità Montane; la continua diminuzione di centri scolastici; il trasferimento, a causa degli ultimi tagli apportati, di beni e servizi, nonché intere strutture, comunali oggi esistenti al fine di congestionarli in un unico blocco. Le ultime disposizioni, poi, impediscono ai comuni di partecipare a società miste (pubblico-private) obbligandoli a sciogliere le società create precedentemente. Infine posso dire che la mancanza di lavoro, che crea spopolamento, la mancanza di coraggio nell’investire, la disinformazione che porta a perdere ogni fondo europeo sono altri fattori che, se non vengono presi di petto, possono annientare definitivamente l’alto Molise". Appreso tutto ciò, don Martino, lei cosa consiglierebbe di fare? "L’ufficio pastorale della Diocesi di Trivento, con data 11 febbraio 2008, inviò una lettera aperta a tutte le istituzioni riguardo la Sanità e lo Sviluppo e sul San Francesco Caracciolo. Nella lettera veniva snocciolata la crisi economica della zona e venivano offerti delle possibilità per risolvere i problemi locali. Primo tra tutti la sanità: è importantissimo fare di tutto per evitare lo smantellamento del San Francesco Caracciolo, poiché questo sarebbe solo il primo di tanti tasselli che verrebbero a mancare in tutta la rete infrastrutturale. Fu analizzata poi la possibilità di un collegamento tra Castiglione Messer Marino, Colle di Mezzo e la Fresilia, onde evitare l’isolamento della zona. Altro problema, in apparenza futile, è la mancanza in alcuni comuni della zona di un collegamento ADSL, tecnologia che permetterebbe all’utente medio di snellire alcune pratiche, e di inserirsi in tutta una serie di servizi dai quali, attualmente, è tagliato fuori. Sappiamo, poi, che uno dei punti di forza del Molise può essere il turismo, ecco perché si proponeva la creazione di società atte alla promozione della zona inserendola nelle guide dei tour operator. Inoltre, dal punto di vista immobiliare, si potrebbero riconvertire le strutture comunali dismesse in appartamenti da rivendere a privati oppure da affittare ai turisti. Infine si è pensato alla possibilità di creare un consorzio industriale delle Valli del Trigno e del Verrino affinché venga stimolata l’imprenditoria, una filiera agroalimentare per l’immissione dei prodotti locali nel commercio nazionale". Spesso lei ha agito a favore del San Francesco Caracciolo. Ci dica: com’è la situazione, secondo lei, allo stato attuale? "Attualmente il problema del Caracciolo è di risorse umane, mancanza di tecnologia, mancanza dei servizi generali, assenza dell’emergenza-urgenza. Sarebbe necessaria, perciò, la creazione di una vera rete tra il Caracciolo e gli altri centri ospedalieri della regione. Non sono pessimista riguardo la politica che, negli ultimi tempi, anche grazie all’assessore Di Sandro, ha dimostrato di volersi impegnare a risolvere il problema del Caracciolo. Sono infatti titubante riguardo la competenza, la capacità professionale e gestionale dell’attuale direzione generale-amministrativa e non riguardo l’Asrem, come ho rimarcato in un’intervista rilasciata a Maurizio D’ottavio nella quale, a causa di un’operazione di fraintendimento, generata dai titoli, ho sollevato la dura replica del governatore Iorio, che non era assolutamente interessato dalla questione mentre avevo dichiarato con un termine colorito il modo di procedere di tale struttura amministrativa". Don Francesco, frequentemente si parla di mancata coesione: cosa ne pensa? "Una grossa parte di tutti i nostri problemi è collegata al fatto che noi siamo, come molte altre comunità, un gruppo diviso cosa che è una nostra debolezza. Un gioco di squadra costruito con tenacia e pazienza potrebbe certamente aiutare".
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