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Il Parlamento Europeo vuol vederci chiaro sui finanziamenti di Putin al partiti di destra

Sotto esame Salvini, Marine Le Pen e l’austriaco Heinz Christian Strache.

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L’Europa s’è desta, almeno per quanto riguarda il contrasto all’atteggiamento che la Russia di Putin ha nei confronti dei partiti sovranisti di destra a cominciare dalla Lega di Matteo Salvini fino gli austriaci dell’Fpo di Heinz Christian Strache, passando per il Rassemblement National della francese Marine Le Pen.
Ieri sera, s’è fatta sentire direttamente Angela Merkel: “Il metodo della Russia solleva questioni. Il fatto che i partiti populisti in Europa ricevano il sostegno della Russia è motivo di preoccupazione”.  Dopo, ha calcato la mano sulla lega di Salvini: “Un chiarimento tocca all’Italia. Penso che il Parlamento italiano o altri chiederanno chiarezza sulla vicenda”.
La questione ha coinvolto tutto il Parlamento Europeo, tanto che, alla fine, è stata presentata ufficialmente la proposta di chiedere una commissione di inchiesta sui finanziamenti e sui sostegni che sarebbero arrivati dalla Russia ai partiti di estrema destra francese, italiana e austriaca. Nessuno, nel Parlamento Europeo, ha avuto alcunché da obiettare. A settembre, dopo la pausa estiva si procederà.
Va detto che, esclusi la Le Pen e  Heinz Christian Strache che non sono al governo nei loro paesi,  viene messo all’indice il solo Salvini. I suoi amici dei paesi di Visegrad  (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia) sono tranquillamente accettati: da anni rifiutano legami con Mosca.

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