Dalla Liguria sino alla Sicilia attraversando i borghi Italiani dell’Appennino. Il Molise ? Il 23 luglio alle ore 14,00 circa, l’Appennino Bike Tour, il tour dell’Appennino che non ti aspetti ,farà tappa a Guardiaregia, comune tappa molisano del progetto Nazionale, sposato dal Ministero dell’Ambiente ed ultimamente anche dal Ministero dei Trasporti con la presentazione del Ministro Toninelli.
La ciclovia più lunga d’Italia vede il Molise al centro di essa, proprio con la tappa di Guardiaregia. A Roma, presso la sede del Ministero dell’Ambiente e successivamente presso Palazzo Madama, amministratori ed associazioni insieme per un progetto che concretizza la certezza di un appennino, quale dorsale turistico/ambientale d’Italia. Un progetto benedetto dal Ministro Costa ed adesso anche dal titolare del dicastero ai Trasporti, dicastero competente per le ciclovie,parte da Altare e, il 23 si ferma a Guardiaregia per proseguire sino alla Sicilia.
Capeggiato dal presidente di Vivi Appennino, Enrico della Torre, vede partecipi centinaia di piccoli comuni con ben 43 borghi sedi di tappa, percorrendo tutta la dorsale appenninica per un totale di 1400 borghi attraversati, 10 parchi nazionali, 34 parchi regionali, 32 comuni termali, 60 località sciistiche, 133 luoghi di interesse turistico e/o sportivo, 2.600 chilometri, 14 regioni attraversate (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Calabria , Sicilia), che uniti da un protocollo di intesa, hanno definito un itinerario ciclo turistico esclusivamente su percorso promiscuo asfaltato caratterizzato da strade a basso traffico veicolare. Una ciclovia esistente solo da implementare in sicurezza, cartellonistica, opere d’arte. Una ciclovia che di diritto andrà ad inserirsi grazie al MIT tra le ciclovie turistiche nazionali e che vede coinvolti, oltre ai Comuni, associazioni nazionali ed enti che nel futuro prossimo apporranno il proprio sigillo nella costituenda Associazione Ciclo-Via Appenninica. Un dato certo è che le ciclovie non sono più una utopia in termini turistici ma una realtà oggettiva e piena di numeri e di consacrazioni. 77,6 milioni di presenze cicloturistiche rilevate nel 2018, con oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una o più notti di vacanza utilizzando la bicicletta. 12 milioni di euro annui è il valore del prodotto interno bici (PIB), 66 euro al giorno la spesa media del cicloturista, con gli utenti più attivi provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito. Un mondo in movimento che scommette su sostenibilità, ambiente, salute.. Quando la frase “l’unione fa la forza” è davvero azzeccata e di una dirompente efficacia. Il Molise c’è. C’è con un borgo di tappa quale Guardiaregia che da subito ha sposato il progetto, con le associazioni Borghi d’Eccellenza, Asvirmoligal – capofila della richiesta di riconoscimento Unesco della Transumanza di cui è partner Vivi Appennino con il suo Appennino Bike Tour, – Borghi della Salute ed altre realtà quali Assonautica. Appennino Bike Tour è una realtà che unisce, con una spina dorsale piena di fascino, di bellezze uniche, di borghi, di biodiversità ma soprattutto di umanità. Il 23 luglio , all’arrivo dell’Ammiraglia di Appennino Bike Tour, sarà la resa dei conti per un progetto che ormai è realtà. Un progetto che parte dal basso e che mai ha aggregato e continua a farlo senza colori, posizioni politiche e senza campanili