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Piano operativo sanitario: botta e risposta con scambio di accuse tra Pd e Movimento Cinque Stelle

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"Perché i commissari governativi si ostinano a ripetere di non poter fornire alcuna anticipazione sul nuovo Programma Operativo Sanitario, ma l’on. Antonio Federico, invece, sembra ne sia perfettamente a conoscenza, disquisendone e proponendo suggerimenti, mentre il Consiglio regionale – e quindi tutti i molisani –  restano ancora all'oscuro di tutto?"

Lo ha dichiarato la consigliera regionale Micaela Fanelli che aggiunge: "è infatti assurdo che le istituzioni regionali, che senza il commissariamento sarebbero le legittime depositarie delle funzioni sanitarie, siano ancora – e volutamente – estromesse dalle informazioni sul nuovo Pos 20192021, anche in forma di bozza. Mentre, puntualmente, i parlamentari 5 Stelle – esterni alla struttura commissariale e ministeriale – anticipano, commentano, suggeriscono, indirizzano e correggono il tiro sui punti salienti del documento che dovrebbe essere riservato. Ma evidentemente così non è. Non è una questione di ripicca politica, ma di democrazia dell’informazione, divenuta urgente e necessaria a otto mesi di scadenza dal vecchio Pos, in una situazione paradossale nella quale non è possibile nemmeno essere messi a conoscenza delle intenzioni del Governo.

Più di un’occasione, infatti, poteva essere utilizzata per fare chiarezza. Il PD ha chiesto l'audizione dei Commissari già in sede di bilancio regionale, con ben due note, ma gli stessi non hanno ritenuto di dar seguito. Anche l'intero Consiglio, per due volte, ha chiesto la loro presenza in aula. E ancora una volta, con la loro ripetuta assenza, hanno palesato la poca o nulla considerazione verso l'istituzione che rappresenta i cittadini molisani.

Ancora di più, alla luce dell’istituenda Commissione speciale, deliberata anche per raccogliere le indicazioni del territorio e offrire indirizzi in modo trasparente e concertato, come è possibile che avvenga tutto ciò? Perché i Commissari si rifiutano di informare i molisani, preferendo, forse, “far sondare il terreno” ai parlamentari dei 5 Stelle, che ciclicamente – ma mai in maniera organica e strutturata – anticipano spizzichi e bocconi, senza però trasmettere, ufficialmente, le carte al Consiglio e alla Regione?

A che gioco stiamo giocando? Qual è – se esiste – la strategia sottesa alla mancanza di informazioni e alle ripetute fughe dei Commissari alla Sanità?

E allora, senza alcuno spirito polemico, mi rivolgo direttamente all’on. Federico, che reputo persona seria e rispettosa delle istituzioni, chiedendogli, se ne è a conoscenza, di condividere tutte le notizie in suo possesso, magari proprio in Consiglio regionale, per informare i molisani delle intenzioni puntuali del Governo, in maniera democratica e partecipata". 

A stretto giro di posta arriva la risposta dell'onorevole Antonio Federico che evidenzia: ""In merito alle dichiarazioni del consigliere regionale Pd, Micaela Fanelli che mi chiama in causa sulla conoscenza dei contenuti del Piano operativo sanitario attualmente in bozza, tengo a specificare che le mie sono proposte alla struttura commissariale. 
In queste settimane, come mi auguro abbiano fatto i rappresentanti di tutte le forze politiche, ho raccolto istanze e segnalazioni dal territorio, ma ho anche incontrato tanto i commissari quanto la struttura del Ministero della Salute, come richiede il ruolo che ricopro alla Camera dei deputati.
In sostanza: io non conosco i contenuti del Piano, ma conosco le soluzioni che il MoVimento 5 Stelle propone da anni e, soprattutto, conosco i suggerimenti di quanti ho incontrato in questi mesi, anche chi non la pensa come me. Credo che sia questo il modo migliore di interpretare il mio ruolo istituzionale. 
Resto sempre disponibile all'ascolto, ma è improprio chiedere a me certe informazioni, perché non mi competono e perché spero vivamente saranno i commissari a relazionare nei modi e nei tempi opportuni, fermo restando che, prima di ogni decisione definitiva, ho chiesto loro di rendere partecipi delle scelte, cittadini, operatori del settore e parti politiche".

 

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