Crisi di governo, dimissioni del primo ministro Giuseppe Conte, governo gialloverde o giallorosso: che succederà oggi?
La giornata odierna sarà centrale per la crisi di governo, sia dal punto di vista politico sia da quello degli obblighi che la legge prevede in caso di crisi di governo, aperta, lo ricordiamo dopo il comunicato di Salvini dell’8 agosto, in cui affermava che la maggioranza non esisteva più e che bisognava andare alle elezioni anticipate.
Le tappe della crisi di governo
Il leader leghista era convinto di aver dato vita a una sorta di guerra-lampo vittoriosa, con l’obiettivo di andare subito al voto e mettere a reddito, in termini di parlamentari, il consenso che gli attribuiscono i sondaggi.
In realtà , Salvini ha sbagliato i calcoli, perché potrebbe esserci una maggioranza alternativa al governo gialloverde e il ritorno alle urne potrebbe essere evitato. Anche se con molta cautela, e diffidenza, PD e Movimento 5 Stelle hanno incominciato a parlarsi.
La possibilità di un governo che lo lasci fuori dall’esecutivo ed eviti il voto anticipato, ha scombinato non poco i piano di Salvini che, nelle ultime ore, è sembrato voler tendere una mano ai 5 Stelle.
I grillini, però, dopo il summit di domenica 18, nella villa in Toscana del fondatore del Movimento Beppe Grillo, hanno deciso che indietro non si torna. Scrive Il Post: “Nel comunicato pubblicato dopo l’incontro il leader della Lega viene definito «non più credibile» e «inaffidabile». L’unica parziale apertura è un accenno al buon lavoro fatto dal Movimento con i parlamentari della Lega, un apparente invito a proseguire le trattative tenendo fuori Salvini da un eventuale nuovo governo“.
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