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Elezioni provinciali, Forza Italia respinge la crisi al mittente: le nostre decisioni sono sempre concordate con i vertici romani

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 In merito all’elezione di Alfredo Ricci alla presidenza della Provincia di Isernia e ad alcuni interventi riportati dagli organi di stampa, è giusto e doveroso fare delle precisazioni. Lo afferma il coordinamento di Forza Italia con a capo la deputata Annaelsa Tartaglione nel ruolo di coordinatrice, oggetto nelle ultime 24 ore di più di una chiamata in causa da parte di chi sosteneva Ianiro. 

"Come affermato dallo stesso governatore Donato Toma - si legge nella nota-  il centrodestra, ovvero Fratelli d’Italia, Lega (basti vedere i risultati di Isernia) e Forza Italia, ha sostenuto Ricci, mentre un’altra parte del medesimo centrodestra Ianiro. E chi ha tentato maldestramente di far passare il primo come un candidato non organico alla coalizione ha quindi chiaramente fallito nell’intento.

Stessa sorte per chi ha addirittura gridato all’inciucio o comunque a fantomatici accordi con la sinistra: Pd e Cinque stelle non hanno presentato nomi e risulta tra l’altro che il rappresentante grillino di Isernia non abbia espresso alcuna preferenza. Al di là della casacca e del colore politico, è stata comunque premiata la persona e in generale il progetto, ritenuto pertanto credibile. I cittadini, in questo caso gli amministratori, sanno riconoscere le buone proposte, non imposte dall’alto senza rispetto per le diverse formazioni e per le esigenze del territorio". 

Niente crisi quindi all'interno del centrodestra molisano. Non si parla minimamente di tornare alle urne nè tantomeno di modificare gli assetti di Giunta essendo il presidente Donato Toma non distante da Alfredo Ricci ma equidistante da entrambe le candidature. 

"Chi conosce tale vicenda -  continuano dal coordinamento - che di fatto tocca più anime del movimento, sa che la coordinatrice regionale, l’onorevole Annaelsa Tartaglione, ha lasciato piena autonomia e libertà di coscienza alla base. E al contempo chi conosce Forza Italia, e in generale i meccanismi e i tempi della politica, sa bene che tali posizioni di partito non sono certo frutto di improvvisazioni ma vengono condivise in pieno con i vertici nazionali e regionali.

Qualcuno stavolta ha preferito le fughe in avanti al gioco di squadra, ponendosi di fatto in quest’occasione fuori dal gruppo che poi ha vinto le consultazioni domenica scorsa.  Al fianco del presidente Toma, che meglio di tutti ha saputo in queste ore fare chiarezza sull’accaduto (basti guardare l’intervista rilasciata al Quotidiano del Molise), abbiamo il dovere e la responsabilità di guidare questa terra con serietà e trasparenza.

Il centrodestra è chiamato a nuove e importanti sfide, dobbiamo mettere da parte polemiche inutili che di sicuro non appassionano i molisani e lavorare compatti per portare a casa risultati concreti nell’interesse della nostra Regione, della Provincia e di tutti i nostri concittadini". 

Vedremo quindi nei prossimi giorni, dopo le dichiarazioni di Toma e del coordinamento di Forza Italia, se la parte di centrodestra che ha votato Ianiro vorrà porre condizioni al presidente della Regione per il prosieguo della dodicesima legislatura.  In democrazia vince chi ha più voti e riesce a catalizzare sulla propria figura il gradimento degli alleati. In questo caso è riuscito ad Alfredo Ricci che è risultato essere il candidato vincente del centrodestra. Anche con voti personali come quello della vicesindaca di Agnone Linda Marcovecchio. Ha perso quella politica di vecchio stampo fatta con l'imposizione per gruppi di un determinato nome. 

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