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Governo giallorosso al via, Toma perde i collegamenti con Roma: Prima il Molise chiede di rimuovere Mazzuto o elezioni subito

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Nuove grane per il governo Toma a livello regionale. Il cambio di rotta di quello nazionale che in questa pazza estate si è trasformato da gialloverde a giallorosso per sola e unica volontà suicida del senatore Matteo Salvini, potrebbe provocare qualche problema anche a Campobasso. Il cui centrodestra, che guida la Regione dall'aprile 2018, non ha più rappresentanza a livello nazionale e si trova in netta contrapposizione. Infatti nella maggioranza parlamentare ci sono Pd e Movimento Cinque Stelle. Gli stessi partiti che a Campobasso sono all'opposizione del Governo Toma. 

Si rischia quindi di non avere più quegli agganci istituzionali che c'erano quando a Roma governava Salvini. Quell'aggancio si chiamava Luigi Mazzuto, coordinatore della Lega Molise, che rimaneva in Giunta a detta di Toma "per conservare il legame con il Governo nazionale". Ora questo gancio evidentemente perde di importanza. Mazzuto non potrà essere più questo collegamento di cui il governatore Toma si serviva per arrivare più facilmente al sottosegretario Giorgetti. 

Di questo ne è consapevole il movimento regionale "Prima il Molise" guidato dalla consigliera regionale Aida Romagnuolo che insieme alla collega Filomena Calenda (elette entrambe in quota Lega) che nell'inverno hanno presentato la loro prima mozione di sfiducia all'indirizzo dell'assessore leghista. Reo di non aver adottato il metodo della concertazione all'interno del partito e di essersi mostrato lontano dalla problematica del lavoro a lui assegnata da Toma. 

Ora sui social alcuni simpatizzanti del movimento Prima il Molise stanno lanciando una provocazione che si potrebbe trasformare nella vera crisi del centrodestra  in autunno: costituire un comitato molisano per le elezioni subito. Tutto questo in alternativa alla richiesta di togliere Luigi Mazzuto dalla Giunta Regionale. Ora che non c'è più la motivazione del collegamento romano sulla nomina dell'assessore esterno ora il presidente della Regione Donato Toma dovrà trovare un altro sistema per giustificare una eventuale resistenza a cambiare il nome in Giunta. 

Se ci sarà questo rimpasto lo vedremo dalla prossima settimana quando Giunta e Consiglio Regionale torneranno a lavorare a pieno regime. 

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