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Consiglio regionale, il sondaggio di Bidimedia: centrodestra e cinque stelle in calo, risale il centrosinistra

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Il sondaggio è stato realizzato da BidiMedia e pubblicato da Libero e riguarda tutte le regioni italiane. Per il Molise i risultati sono impietosi sia per quanto riguarda il centrodestra, che perde circa 6 punti dall'aprile 2018, che del Movimento Cinque Stelle che perdono gli stessi punti del centrodestra. 

In Molise il centrodestra si attesta al 37,8%, mentre un anno e mezzo fa vinse le elezioni con il 43,5%. Il Movimento 5 Stelle è al 32,1% in calo rispetto al 2018 quando si attestò al 38,5%. Risale il centrosinistra che fa registrare un 23,4%, +6 rispetto al 17,1% delle ultime regionali. Rimane ancora un gap fortissimo tra centrodestra, Movimento Cinque Stelle e centrosinistra ma i dati, ottenuti in soli 18 mesi di governo regionale fanno registrare una netta delusione da parte della popolazione rispetto a chi ha governato a livello locale ma anche a livello nazionale

QUI CENTRODESTRA

Il centrodestra di Toma arretra di fronte a una coalizione allo sbando. Non  c'è e se c'è non si vede una linea unica sui temi da trattare. C'è una maggioranza in fermento sin dai primi giorni di governo. Tra i problemi principali l'incapacità di risolvere almeno una vertenza di lavoro. Poi c'è il poco potere che la coalizione ha sulla sanità, laddove avevano promesso una inversione di tendenza rispetto al centrosinistra di Frattura, dando più spazio al pubblico e meno al privato.

Ma la riconferma dei dirigenti che già avevano accompagnato il percorso dell'ex governatore, non ha fornito ai cittadini la percezione di un reale cambiamento e di una buona inversione di tendenza. 

Poi ci sono anche le continue liti tra i consiglieri di maggioranza con la Giunta. In primis le consigliere Mena Calenda (quest'ultima pare rientrata ndr) e Aida Romagnuolo che in 18 mesi poche volte sono state in completo accordo con il resto della maggioranza. Poi c'è l'affaire dell'assessorato a Michele Iorio mai arrivato. Con lo stesso ex presidente che più di una volta ha criticato in aula l'operato del centrodestra di cui fa parte adesso. Una mozione di sfiducia all'assessore Mazzuto non passata per un solo voto. Insomma una maggioranza che fa acqua da tutte le parti e che resta insieme solo per non tornare al voto. 

QUI MOVIMENTO CINQUE STELLE

Potrebbe influire in questo caso anche la delusione parziale per quanto avviene a livello nazionale. Dove il partito, che aveva promesso di aprire il parlamento come una scatoletta di tonno, a causa di una legge elettorale penalizzante, è stato costretto a scendere a patti per il governo prima con la Lega e poi con il Partito Democratico e Leu. 

Ma i problemi sono di sicuro anche a livello regionale. Per quanto i sei consiglieri si mostrino sempre uniti, evidentemente l'opposizione che mettono in campo in aula non convince. I cittadini forse si sarebbero aspettati opposizione più forte, barricate fuori al consiglio regionale per i temi cari al Movimento. Senza tener conto che dell'opposizione, quella che si fa in aula, spesso non tutti sono al corrente. Ora tocca ad Andrea Greco e agli altri consiglieri trovare una quadra anche con il Partito democratico, di cui sono alleati a livello nazionale, per cercare di aprire quantomeno la scatoletta di tonno regionale. 

QUI PD

Ovviamente è bastata fare l'opposizione ferma che avevano promesso ad aprile e cacciare Paolo Di Laura Frattura dalla coalizione per riprendere le simpatie dei molisani intervistati. E recuperare le simpatie che si erano perse durante le elezioni quando la candidatura di Carlo Veneziale non aveva convinto gli elettori. 

 

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