Un commissario aperto al dialogo e un emendamento proposto dalla consigliera comunale Alessandra Salvatore, prima firmataria dell'ordine del giorno che ha generato il consiglio monotematico, non sono bastati per avere il voto all'unanimità di quanto proposto in aula.
Alla votazione dell'ordine del giorno, avvenuto al termine della seduta pomeridiana, hanno partecipato 26 consiglieri comunali. Hanno votato a favore il Pd e il Movimento Cinque Stelle, si sono astenuti i quattro consiglieri di centrodestra presenti alla votazione. Stesso scenario avvenuto quando il presidente Antonio Gugliemi ha messo ai voti l'emendamento proposto dalla ex assessora alle politiche sociali.
Qui i votanti a favore sono stati 23, mentre tre sono state le astensioni. Nella seduta pomeridiana si è anche registrata una ulteriore presa di distanza dal Movimento Cinque Stelle da parte del centrodestra. Esposito ha motivato la sua astensione con la diffusione dell'ordine del giorno del partito democratico prima alla stampa e poi alle altre opposizioni, che non hanno potuto fare le opportune verifiche nella capigruppo.
A termine degli interventi dei vari consiglieri di maggioranza e opposizione è intervenuto nel dibattito anche il sindaco Roberto Gravina che nel dichiarare il voto a favore suo e della maggioranza rappresentata dal MoviMento 5 Stelle, ha però voluto anche precisare:
“Ho condiviso molto l’intervento della dottoressa Carolina De Vincenzo, presidente Ordine dei Medici di Campobasso, che al di là di qualche recriminazione sul passato, ha tracciato chiaramente il quadro delle responsabilità della politica nel tempo. La Regione Molise è stata influenzata per troppo tempo, in fase di scelte sanitarie, dalla politica e continua ad essere condizionata in questo senso.
Tutti i discorsi qui fatti sono tutti giusti e sensati, - ha commentato Gravina - ma mi sembra altrettanto interessante quanto detto dal consigliere Colagiovanni il quale teme che, per quanto ci sia buona fede e buone intenzioni, attraverso documenti come questo presentato oggi in Consiglio, anche mettendoci la buona volontà istituzionale, se non siamo attori in causa dal punto di vista decisionale non saremo comunque in grado di incidere sui futuri tanto desiderati cambiamenti.
Quando dico che in questo testo proposto dal PD al Consiglio Comunale ci sono enunciazioni di principio giuste e doverose che però non apportano molto al dibattito in termini di risoluzioni dei problemi oggi ascoltati, non lo dico con nessuno spirito di contrapposizione, ma per chiarire che le azioni da compiere restano ancora altre.
Intanto, come detto dalla stessa consigliera Salvatore, è stata di sicuro una buona cosa essere riusciti ad avere qui in aula tutte le parti in campo, compreso il commissario Giustini; - ha riconosciuto Gravina - questa potrebbe già rappresentare un’indicazione positiva per il futuro, partendo dal fatto inconfutabile che quando non c’è pregiudizio tra chi è chiamato ad operare da tecnico, da politico o da associazione, per le soluzioni da studiare, forse il clima diventa se non altro più costruttivo e siamo tutti più pronti a metterci in ascolto.
La politica ha dimostrato troppe volte di non operare con responsabilità quando si è parlato di sanità in questa regione ed ecco perché si è arrivati ai commissari, ai tecnici per natura, in questo settore. Del resto veniamo da anni di commissariamento esclusivamente politico che non hanno portato grandi benefici rispetto al presente, anzi.
Nel concreto, al di là di quanto votato oggi, e in attesa di un documento da discutere, ovvero la bozza del P.O.S., io intanto punterei sull’individuazione di cose concrete da realizzare per migliorare ciò che abbiamo e in quest’ottica un sistema di soccorso veloce, dal punto di vista del raggiungimento delle strutture, magari con sistemi di elisoccorso funzionanti, per me resta un tema centrale sul quale spingerò.”
Dopo la votazione del consiglio comunale dell’ordine del giorno sulla sanità ha espresso il suo parere il Partito Democratico di Campobasso
"Esprimiamo soddisfazione per avere fatto in modo che il Consiglio Comunale di Campobasso diventasse il centro del dibattito sulla sanità regionale e per avere consentito che si ottenesse una importante apertura da parte del Commissario ad Acta rispetto alle istanze emerse durante il dibattito odierno. Ulteriore risultato, infatti, consiste nell'aver proposto e fatto approvare un emendamento che chiede la apertura di un tavolo di discussione permanente dove i protagonisti siano, oltre che le istituzioni, i cittadini organizzati in comitati e gli ordini professionali interessati. il consiglio comunale di Campobasso vuole una sanità pubblica forte e di qualità. Ci batteremo sempre in questa direzione".
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