Agnone si dà la sveglia e prova a dare la sveglia alla politica, anche se il rischio è quello che forse la carica oggi non serva, forse andava data prima, per non appaire agli occhi di molti come un disperato ultimo canto del cigno.
Una sala affollatissima quella di ieri 24 Ottobre, nel pomeriggio presso l'oratorio della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, scelta giusta per lo svolgimento dell'incontro,perchè probabilmente solo un miracolo potrebbe risollevare le sorti del San Francesco Caracciolo e risolvere la palese lesione dei diritti costituzionali in un territorio come quello altomolisano anche se, se Atene piange, Sparta non ride, si registra la stessa sofferenza di tagli ai servizi sanitari in tutto il territorio molisano che accompagnato da una assenza di infrastrutture, sta mettendo in ginocchio la popolazione, le attività produttive, l'economia e favorisce lo spopolamento. Difatti dagli interventi e dalla folta platea, molti sono stati gli inviti all'unità delle forze ed evitare la parcellizzazione delle vertenze sulla sanità .
L'incontro ben organizzato dal Comitato civico il Cittadino c'è, ha registrato una altissima partecipazione di cittadini, agnonesi e provenienti dai paesi limitrofi, di molti comitati civici della regione a difesa della sanità , di alcuni sindaci altomolisani, il presidente dell'Anci Molise, il segretario del Soa, consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, medici e operatori dell'ospedale san francesco caracciolo, tutto coordinato dalla presidente del "Cittadino c'e'" Enrica Sciullo alla quale va dato il merito dell'organizzazione e della tenacia nel continuare a portare avanti da anni, una causa, agli occhi di molti, già persa.
Interventi infuocati da parte del rappresentante del Sindacato Operai Autorganizzati della FCA Fiat di Termoli, del vicesindaco di Vastogirardi che ha invitato tutti e 12 i sindaci della comunità montana a restituire la fascia da sindaco e se " non riusciamo a smuovere una virgola, sono necessarie le dimissioni nel rispetto dei cittadini, chiedendo scusa ai cittadini e riconoscendo l'impotenza dell'azione politica" cosi ha detto.
Accorato e amareggiato l'intervento del dott Di Nucci, responsabile dell'UOC di medicina prossimo al pensionamento, il 28 di ottobre il suo ultimo giorno di servizio, dopo ben 40 anni di servizio, che lascia vacante un posto che ad oggi non si vede la sostituzione, mettendo a rischio la continuità assistenziale del servizio stesso.
Il Sindaco di Agnone Marcovecchio ha ricordato che l'azione dell'amministrazione comunale è relativa rispetto a scelte operate ad altri livelli istituzionali dichiarando:
" La politica locale il più delle volte si trova a fare da parafulmine per scelte operate nemmeno a livello regionale ma a livello governativo ma lo facciamo con impegno , passione, senso civico e dovere. Pensiamo di portare in consiglio comunale la mozione del M5S presentata al consiglio regionale e affiancheremo anche la richiesta di un tavolo tecnico permanente che possa valutare la bozza del piano operativo o quantomeno possa contribuire all'elaborazione di un nuovo piano operativo.Per quanto riguarda la riconsegna delle fasce, faremo anche questa ulteriore provocazione, di richiesta di attenzione, chiamerò tutti e 12 i sindaci della comunità montana, più quelli dell'altovastese con un appuntamento dal prefetto, fasce in mano, per decidere il futuro del nostro territorio"
La ricerca della causa che ha determinato lo status quo sulla sanità , è stato l'argomento più discusso: malafede della politica e soprattutto lo sbilanciamento delle risorse economiche a favore della sanità privata molisana, un eccessivo 43% per gli imprenditori della sanità privata.
Qualcuno nel suo intervento ha rivolto accuse anche alla stampa molisana che va a braccetto con i politici, omettendo la verità sui fatti, eludendo le inchieste in sanità . Certo potrebbe in qualche caso essere vero, ma altrettanto vero è che la stampa non fa scelte politiche, non legifera e non si sostituisce ai cittadini che per lunghi anni si sono recati alle urne e depositato la scheda elettorale con i nomi dei politici che oggi accusano.
Le proposte conclusive scaturite dall'assemblea:
Unità d'intenti e modalità di lotte con l'intero territorio molisano e altovastese
Restituzione della fascia da parte dei 12 sindaci
Manifestazione al MEF a Roma
Referendum per accorpare il Molise con la regione Abruzzo
In una intervista al consigliere Saia capogruppo al comune di Agnone di "nuovo sogno Agnonese" ha dichiarato: "Bisogna vincere assolutamente questa battaglia, pena la morte dell'intero territorio"