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Parco nazionale del Matese, il Comitato Matese Libero: ridurre la perimetrazione per permettere la caccia e lo sviluppo dell'area

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Lo scorso martedì, a Bojano presso Palazzo Colagrosso, il commissario prefettizio Pierpaolo Pigliacelli ha inteso affrontare con la massima trasparenza la problematica della perimetrazione del parco nazionale del Matese. In tal senso ha convocato per un incontro le associazioni presenti sul territorio per un confronto pacato e collaborativo teso ad avviare la perimetrazione.

Nell' incontro il dirigente regionale Massimo Pillarella ha illustrato i confini del parco proposti in via provvisoria dal Ministero. Che sono stati decisi in base a uno studio dell'Ispra Istituto Superiore per la protezione e ricerca ambientale. Pillarella ha ricordato vincoli e divieti ai quali sarà sottoposta nell' immediatezza l'intera area perimetrale e con essa la vita delle comunità locali, nella speranza di un futuro ma incerto incremento del turismo.

Delle 42 associazioni convocate, soltanto il Comitato Matese Libero, rappresentato dal Presidente Romeo D' Andrea e dell' avvocata Gabriella Farace ha presentato, per quanto riguarda il territorio di Bojano, una proposta di perimetrazione più ristretta di quella ministeriale, supportata da una dettagliata relazione nella quale sono state evidenziate le criticità e le negative implicazioni socio economiche che si avrebbero su un'area vasta come quella studiata dall'Ispra.

Tale proposta del Comitato prevede un confine del Parco sufficientemente distante dal paese e abbastanza in quota da evitare la paralisi totale dell'edilizia e da permettere senza eccessive restrizioni lo svolgimento degli usi civici e delle attività agro- silvo- pastorali, come il pascolo, la raccolta di prodotti del sottobosco, il legnatico e la caccia, attività che non va sottovalutata nella lotta al sovrappopolamento degli ungulati. Si tratta di un' idea di perimetro compatibile sia con le esigenze di tutela e conservazione ambientale, sia con quelle, altrettanto meritevoli, di coloro che vivono in queste zone e che non intendono precludersi altre possibilità di sviluppo del territorio.

La proposta del Comitato Matese Libeto, nato con lo specifico compito di interloquire attivamente nelle varie fasi di attuazione dell' istituendo Parco Nazionale del Matese e, quale primo passo, proprio sulla perimetrazione dell' area parco per il raggiungimento di obiettivi sentiti dalla comunità locale, é stata condivisa da numerosi cittadini che hanno sottoscritto per adesione l' iniziativa. Alla data dell' incontro le firme dei cittadini maggiorenni erano circa 1300 ma nei giorni successivi il numero è aumentato. La raccolta è ancora in itinere.

" Stupisce- sottolineano dall' associazione- che da parte delle altre realtà ci si limiti a lodare l'idea parco, quasi si trattasse della panacea di tutti i mali che affliggono le nostre zone, recependolo passivamente così come ci viene prospettato e rifiutando la lezione critica che ci viene dallo stato dell' arte dei vari parchi nazionali italiani cristallizzata nei report ufficiali, lezione che dovrebbe spingerci ad una riflessione propositiva nel momento irripetibile, in cui veniamo chiamati a collaborare con l'Ente locale che nella dichiarata volontà di trasparenza, si farà portavoce presso le più alte istituzioni preposte all' attuazione del Parco".

Al termine dell' incontro il Commissario, ribadendo il suo ruolo amministrativo e non politico e il desiderio di interpretare al meglio la volontà popolare si è riservato di valutare con attenzione la proposta del Comitato Matese Libero, protocollata al Comune insieme alle firme sinora raccolte, e ha aggiornato l' assemblea a data da destinarsi.

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