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Il consiglio regionale commemora la tragedia di San Giuliano di Puglia, Paola Matteo: ricordiamo i sopravvissuti che oggi sono al servizio della comunità con la loro conoscenza

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Il consiglio regionale questa mattina ha ricordato la tragedia del crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia. Alle 11.32 a causa del malcostruire e della scossa sismica del 31 ottobre 2002 morirono 27 bambini e una maestra. Dalle 9 alle 9.45 i consiglieri hanno ricordato i bambini deceduti e reso omaggio a chi ha resistito e da quella tragedia ha tratto linfa vitale per sopravvivere e fare del bene. 

Tra questi la consigliera regionale Paola Matteo che così ha ricordato quei giorni: 

“Siamo di nuovo qui nel giorno del Ricordo. Davanti a voi, insieme a voi, mi accingo a fare quello che un uomo o una donna hanno il dovere civico e morale di fare per dare un senso a tutto quello che ci circonda e ci succede: ricordare, appunto.Non è facile trovare parole efficaci e adeguatamente profonde per rappresentare un dolore così forte come quello che l’intera comunità molisana provò in quei giorni. La realtà ci dice che 27 bimbi e la loro maestra, Carmela Ciniglio, morirono sotto il peso degli errori commessi dall’uomo; la realtà ci pone di fronte alla crisi di coscienza che, in casi come quello di San Giuliano di Puglia, investe ognuno di noi, amministratori e cittadini; la realtà ci riporta nei luoghi della tragedia.

Non avevo mai avuto la forza di farlo. Per la prima volta, l’anno scorso sono andata a San Giuliano e ho visto il Parco della Memoria, della ricostruzione e quelle lapidi, poste una accanto all’altra. Quando le hai di fronte, ti si blocca il respiro e le gambe tremano come in quel giorno maledetto. Non dimenticherò mai gli sguardi dolci e leggeri delle foto di quei piccoli angeli. Sono parte di me, sono parte di noi….Non ci sarà mai consolazione per le mamme e i papà, i fratellini e le sorelline, che quel giorno patirono il più grande dei dolori. Conosciamo tutto di questa storia, non avremmo mai voluto parlarne in questa sede, una, due, o 17 volte come accade oggi.

Questo è il luogo in cui prendono forma le leggi che, in un modo o nell’altro, pongono le basi per il futuro, soprattutto quello dei nostri bambini. Perciò, lo sguardo nostro e di quelli che verranno dopo di noi, dovrà essere sempre rivolto e quei giorni e a quei volti. Non solo un monito, ma un punto di non ritorno, perché quel 31 ottobre di 17 anni fa oltre alle pareti della scuola ‘Iovine’ si sgretolarono anche le certezze di tutti. E’ il clima di profonda inquietudine che purtroppo si vive al di fuori di questo Palazzo; non possiamo, noi, generare ulteriori insicurezze nella collettività molisana.

In questa crisi di credibilità della Politica, dobbiamo dare garanzie, dimostrare buonsenso, avere rispetto delle Istituzioni che rappresentiamo. C’è bisogno di autorevolezza, credibilità, giustizia. Sono valori intrisi di contenuto etico, morale, sociale e politico che rappresentano il cardine di un Paese che si propone di essere civile e democratico. Sono i valori che devono animare la nostra azione legislativa. Le istituzioni devono avere fondamenta solide per evitare che tragedie come quella di San Giuliano si ripetano. Certo nessuno di noi ha la bacchetta magica per cambiare le sorti di uno Stato o di una Regione, ma con lungimiranza, trasparenza e onestà la Politica, senza illudere i cittadini con aspettative impossibili, deve mettere in campo proposte concrete e attuabili, per rispondere alle istanze e ai bisogni reali dei cittadini molisani che chiedono, prima di ogni altra cosa, scuole sicure!

Il nostro impegno richiede uno sforzo comune per mettere in sinergia tutte le migliori potenzialità, nell’obiettivo di chiudere la strada alla rassegnazione e al declino e di riprendere la via che conduce alla prevenzione, alla sicurezza, alla protezione civile, alla tutela del patrimonio edilizio e scolastico e soprattutto alla tutela della dignità della persona.Noi ci definiamo moderati, e  vogliamo fare le cose per bene, con il giusto metodo, senza forzature. La Politica è Servizio, in un clima di pace e di ordine sociale. La Politica è missione, è servire i cittadini. E’ questo il messaggio che dobbiamo dare al popolo molisano.

Il nostro obiettivo deve essere sempre il Bene Comune, quel Bene che  impegna tutti noi e tutti i membri della società, nessuno è esentato dal collaborare, con umiltà e mitezza, competenza e trasparenza, lealtà e rispetto verso gli avversari, preferendo il dialogo allo scontro, rispettando le esigenze del metodo democratico.  La Costituzione, i principi cristiani che ci ispirano, ci invitano ad avere un atteggiamento equilibrato, garantista anche verso il più grande avversario. Solo in questo modo i cittadini potranno riacquistare la fiducia nelle Istituzioni e ricordare, ricordare con fiducia e ottimismo.

Ricordare, oggi, vuol dire cementare certi meccanismi, renderli degni delle migliori aspettative. Abbiamo ancora tanti motivi per essere ottimisti e forti, senza mai e dico mai dimenticare il profondo dolore che proviamo per le vittime di quella immane tragedia. Le nostre forze devono essere concentrare sui bambini di oggi e di domani. E’ a loro che dobbiamo trasmettere questi valori e garantire protezione, attenzione, disponibilità.

Abbiamo tanti motivi per essere ancora forti, dicevo. Pompeo Barbieri è uno di questi. Tre giorni fa Pompeo si è laureato in ingegneria informatica all’Università di Ancona. Non ci sono più parole per descrivere l’importanza del suo esempio, della sua voglia di realizzarsi nonostante i segni profondi, dentro e fuori, di quel drammatico momento. Ma il neo ingegnere, oltre ad essere stato brillante negli studi, continua a conseguire diversi titoli e primati italiani di nuoto. E’ un grande atleta, anche.  E cito ovviamente Veronica D’Ascenzo, come Pompeo sopravvissuta al terremoto del 31 ottobre 2002, estratta viva dopo 8 ore dalle macerie. Veronica si è laureata tre settimane fa all’Università Lumsa di Roma. La sua tesi racconta quella tragedia. E’ riuscita a spiegare come rinascere dopo un trauma così forte. Trasformare il dolore in qualcosa di positivo. Veronica ha dedicato la tesi al piccolo Luigi, suo cugino, vittima del sisma. Ora lotta per la sicurezza nelle scuole.E credo, a questo punto, che non ci sia altro da aggiungere….”

 



 

 

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