AGNONE. Monta la protesta in contrada ‘Rigaini’ alle porte di Agnone dove una decina di famiglie è sul piede di guerra e minaccia azioni eclatanti. Pomo della discordia la realizzazione della rotatoria – a quanto pare provvisoria - che immette sul secondo Lotto della fondovalle Verrino inaugurato alla vigilia delle elezioni regionali di ottobre. Un’opera che a loro dire non consente, come avveniva in precedenza, l’immissione diretta sulla ex statale 86 in direzione Isernia. Infatti, con una lettera inviata a Prefetto e tecnici della Provincia di Isernia, i residenti lamentano la mancata apertura di uno svinvolo adeguato. “E’ stato eliminato con un guard rail l’accesso a raso, sempre esistito, che consentiva di raggiungere, dalla ex statale 86, le nostre abitazioni” scrivono i residenti al Prefetto di Isernia. “Oggi, invece, – prosegue il documento – siamo costretti ad accedere alle nostre abitazioni, dove tra l’altro sono presenti numerosi vigneti e uliveti, imboccando una stradina sterrata all’uscita della rotatoria, con immaginabile ed invitabile pericolo per gli altri utenti della strada principale”. Inoltre, le abbondanti nevicate delle settimane scorse hanno reso ancor più drammatico ed impossibile l’accesso alla strada principale perché sbarrato da cumuli di neve. Della spigolosa vicenda interpellata anche l’amministrazione comunale di Agnone.
“Chiediamo – scrivono ancora i residenti di contrada Rigaini – un intervento fattivo in modo da garantire, in breve tempo, la definitiva apertura della già esistente diramazione, unica via di comunicazione alle nostre abitazioni”. Dal canto suo la Provincia di Isernia in data 1 dicembre 2011 ha risposto che “sono in corso rilievi e studi per razionalizzare meglio l’intersezione al fine di migliorare sia la transitabilità che la sicurezza per gli utenti nel rispetto del Codice della strada”.
Tuttavia da quella data sono trascorsi oltre tre mesi e nulla è stato fatto.
“Siamo alle solite – concludono amareggiati i residenti – a promesse e proclami non sono seguite azioni concrete, ma la nostra battaglia continuerà anche a costo di occupare la rotatoria”.