AGNONE. Torna nel paese che le ha dato i natali nella duplice veste di attrice e regista. Di chi stiamo parlando? Elementare dottor Watson, ma della bella, brava e poliedrica Paola Cerimele, che domani sera (ore 21) al teatro Italo Argentino di Agnone, salirà sul palco interpretando la scaltra e affascinante Mirandolina, nella riadattata Locandiera di Goldoni, commedia messa in piedi dalla Compagnia stabile del Molise che ha già riscosso ottimi risultati di critica nelle prime due uscite di Bojano e San Marco in Lamis (Foggia). Con Paola Cerimele, un cast di prim’ordine quale: Raffaello Lombardi, Lino D’Ambrosio, Gianluca Marcellusi e Armando Pizzuti (il secchione di Notte prima degli esami, ricordate?).
Da attrice a regista e compito ancor più difficile rivestire entrambi i panni. Allora Paola Cerimele, quali le difficoltà incontrate in questo duplice ruolo?
“Partiamo da una premessa: ovvero quella che senza il supporto di Raffaello Lombardi (suo compagno nella vita di tutti i giorni) non avrei mai potuto affrontare una simile avventura, che seppur molto affascinante, richiede un dispendio di energie enormi. Allo stesso tempo va sottolineato che lavorare con tutti attori professionisti è decisamente più facile”.
A distanza di un anno torni ad Agnone. Emozionata?
“Come potrei non esserlo. Recitare davanti la gente che conosci da una vita è sempre una sensazione particolare, quasi indescrivibile. Sai che devi dare il meglio di te stessa”.
Dopo i successi di Bojano e San Marco in Lamis, non c’è due senza tre, è la prima cosa che ci viene da pensare.
“Me lo auguro. Noi, vi assicuro, ce la metteremo tutta per confermare gli exploit registrati nelle settimane precedenti”.
A proposito, ma la "Locandiera" di Paola Cerimele com’è?
“E’ una Locandiera che mette a nudo le fragilità degli uomini e sa giocarci in maniera ironica, ma poi alla fine emerge la consapevolezza che tra uomo e donna non c’è alcuna differenza. Aggiungo solo che trascorrerete un’ora e mezza in allegria anche grazie alla splendida scenografia allestita da Floriana Conte, al disegno luci di Fabrizio Paluzzi e ai bellissimi costumi di Claudia Patricielli e Annemarie Gradito, che rendono il tutto più avvolgente”.
Insomma non ci sveli più niente?
“Orevuar. A domani…”
In bocca a lupo.
Ancora a disposizione i tagliandi in vendita presso il botteghino dell’Italo Argentino al prezzo di 10 euro.