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Campobasso concede la cittadinanza onoraria a Liliana Segre e Piero Terracina: benemerita a Tucci e Montagano

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Con un doppio emendamento proposto dal MoVimento 5 Stelle e dal PD, improntato non solo al riconoscere il valore delle testimonianze dei reduci della Shoa come Piero Terracina e Liliana Segre, ma anche alla meritata individuazione di altri testimoni locali dell’eccidio dell’Olocausto come Giovanni Tucci e Giuseppe Montagano, è passata, votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Campobasso, la mozione relativa alla condivisione e al conferimento della cittadinanza onoraria della città di Campobasso alla senatrice Segre e a Piero Terracina, presentata dalla minoranza di centro sinistra del PD.
Alla cittadinanza onoraria per la Segre e per Terracina si è andata così ad aggiungere la cittadinanza benemerita a Giovanni Tucci, proposta subito come emendamento dal MoVimento 5 Stelle, e quella a Michele Montagano, proposta poi dal PD nel corso del dibattito, in segno di riconoscenza e ammirazione per il loro incessante impegno contro ogni forma di odio e revisionismo.
Giovanni Tucci, nato nel 1923 e residente a Campobasso, da soldato italiano venne catturato dai nazisti in Grecia per essere poi deportato in Polonia dove venne tenuto prigioniero per due anni, dal 1943 al 1945, prima nel campo di concentramento di Torum e poi in una miniera.
Michele Montagano, anche lui campobassano, è stato ufficiale di complemento degli Alpini internato nei campi nazisti e nello Straflager Kz di Unterlüss, invalido di guerra, e risulta già insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
“Da anni Giovanni Tucci e Michele Montagano - ha dichiarato il capogruppo al Comune del MoVimento 5 Stelle, Antonio Vinciguerra – si impegnano per diffondere in scuole, associazioni e in convegni, il loro messaggio di pace, contro la guerra e contro ogni forma di violenza e odio. La riconoscenza verso loro come verso la senatrice Segre e Piero Terracina è un atto che la nostra città vuole esplicitare in un momento storico così importante nel quale le spinte revisioniste rischiano di mettere in discussione dei valori universali.”
“Il Consiglio Comunale di Campobasso dopo la discussione e il voto a favore del popolo curdo della passata settimana, oggi ha espresso un altro momento di confronto aperto e democratico – ha dichiarato il sindaco Gravina - a dimostrazione di quanto il dibattito di profonda rilevanza non solo nazionale, sia una ragione d’arricchimento per la nostra comunità cittadina e per il nostro ruolo di amministratori, al di là delle ideologie e delle colorazioni politiche. La Segre, Terracina, Tucci, Montagano, sono esempi che vanno seguiti oltre ogni retorica, vanno supportati e proposti alle nuove generazioni come modelli valoriali e soprattutto come uomini e donne che hanno speso tutta la loro esistenza per garantire la memoria alla nostra democrazia.”
"Liliana Segre e Piero Terracina -aggiungono dal Pd- da oggi sono nostri concittadini, campobassani onorari. Siamo orgogliosi di essere stati i promotori di questa proposta e del fatto che il Consiglio Comunale di Campobasso abbia votato all'unanimità il documento. Dopo ampia e costruttiva discussione, inoltre, abbiamo migliorato il nostro documento con la proposta di conferire la cittadinanza benemerita anche a Michele Montagano e Giovanni Tucci. Un segnale, una voce forte, che dalla nostra città, insieme a tante altre città italiane, si alza contro chi vuole inquinare la storia, farla dimenticare, al fine di giustificare un presente sempre più fatto di odio, discriminazione e razzismo. L'Italia,  paese di sana e robusta costituzione, è una nazione che ripudia guerra e fascismo: non si tratta di ribadire l'ovvio, si tratta di difendere la storia, comune a tutti noi, dagli attacchi di chi infanga il nostro paese. L'ingnoranza è il terreno fertile nel quale può attecchire il fascismo: tutti noi dobbiamo concimarlo con la storia e la cultura".
La discussione che ha preceduto la votazione è stata a tratti pacata e a tratti politica quella che è avvenuta questa mattina.

La mozione, illustrata dalla prima firmataria Bibiana Chierchia, è stata così voluta per dire no al clima di odio ingenerato sulla figura della senatrice a vita. La quale a 89 anni e dopo le barbarie subite è stata costretta a girare con la scorta. " Un odio cavalcato anche da Salvini- ha sostenuto- che sfocia in gravi episodi in rete". Al giorno di oggi tutto questo si tramuta in mancata accettazione della diversità. 

Interventi politici per Esposito e Colagiovanni che hanno tentato di sottolineare quanto fosse uguale al fascismo, quanto avvenuto nei gulag sovietici. 

A questo ha risposto il consigliere Trivisonno il quale ha ricordato che essere comunisti non è reato, essere fascisti sì. 

Tramontano della Lega ha respinto gli attacchi a Salvini da parte del PD ma ha anche detto che avrebbe votato la mozione. In aula, gesto importante, si è definito antirazzista e antifascista. 

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