Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Caracciolo, pronto l'emendamento del Comune di Agnone al Psr

redazione
Condividi su:
Agnone. Il 23 marzo 2012 si è tenuta presso la Biblioteca del San Francesco Caracciolo l’ultima riunione del Gruppo Tecnico di Lavoro voluto dall’Amministrazione Comunale di Agnone per stilare una proposta tecnica condivisa da inviare come base per emendamento al PSR, al Riordino della Rete Ospedaliera, alla Rete dell’Emergenza/Urgenza. Sono presenti il Vicesindaco, Nunzia Zarlenga, che presiede la riunione, gli assessori comunali Maurizio Cacciavillani, Marco Mendozzi, Attademo Giuseppe. Il Sindaco, Michele Carosella, era assente perché a Campobasso per la Conferenza dei Sindaci dell’ASREM, convocata in seconda convocazione. Pochi i sanitari intervenuti, circa una ventina, a causa di impegni di lavoro, convegni e corsi di formazione, trattandosi di una riunione tecnica conclusiva per la stesura del documento da proporre per l’emendamento al PSR, il Riassetto della Rete Ospedaliera, la Rete dell’Emergenza/Urgenza, tutti documenti in preparazione presso l’Assessorato alla Sanità, la Struttura Commissariale e il Consiglio Regionale. Infatti, l’Amministrazione Comunale di Agnone ha pensato bene di sottoporre il documento preparato ad una chiara approvazione da parte dei Sanitari, degli Amministratori, dei Capogruppo Consiliari, dei Rappresentanti dei Comitati Civici, della Diocesi di Trivento a mezzo dell’apposizione di firma specifica di approvazione o di non approvazione, cosa che richiede la consultazione preventiva di tutti e 58 i soggetti partecipanti a tale gruppo di lavoro, e quindi, se raggiunta una maggioranza qualificata, inviarlo al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. Questo per dare più forza, peso e valore al documento approvato, in modo da divenire vero documento ufficiale di tuta la cittadinanza, gli operatori del settore, i Comitati Civici, la Diocesi di Trivento, da sottoporre alla struttura Commissariale, all’Assessorato Regionale alla Sanità, alla IV Commissione del Consiglio Regionale e al Consiglio Regionale stesso. Di conseguenza, in riunione si è proceduto agli ultimi piccoli aggiustamenti e cambiamenti, quindi il testo fissato è stato consegnato a questa forma di approvazione, che richiederà un tempo abbastanza adeguato, fino a martedì 27 marzo 2012, per consultare realmente tutti, onde capire se vedrà la luce come documento ufficiale. Dalla situazione odierna, sembra che non vi siano più dubbi di sorta sulla possibilità che il testo diventi documento ufficiale: infatti, fino alla sera di sabato 24 marzo ben 36 sono le firme già apposte sul documento, tra cui quelle dei Primari di Anestesia e Rianimazione, Chirurgia, Medicina, da parte del Responsabile della Lungodegenza, del personale dei laboratori Analisi e Radiologia, dei Responsabili della Pediatria, Dialisi ed Ortopedia. Finora, i dissensi si conterebbero sulla punta di una mano, mentre restano da interpellare ancora circa un 1/3 dei membri componenti tale gruppo, per cui è probabile che si supererà la maggioranza dei 2/3 di favorevoli. Motivi addotti per la non approvazione o il dissenso sono quelli legati alla corta coperta economica prevista per il Caracciolo, che non consente di poter avere la dotazione organica propria del vecchio ospedale di 91 posti letto, per cui non si accettano in toto i sacrifici e si vorrebbe, a livello di personale, conservare la vecchia dotazione: sono purtroppo i problemi delle ristrutturazioni, che appaiono fisiologici, anche se va considerato il fatto che il lavoro di emendamento ha recuperato molto di fronte all’ipotesi del Decreto 80 sic et simpliciter, che finora è l’unica proposta di riconfigurazione presente sul tappeto, rimanendo al disotto della spesa ospedaliera del 2010 e della spesa storica 2001-2009. “Non approvare nulla sarebbe pericoloso, ma ancora più pericoloso è approvare una proposta tecnica di ristrutturazione del Caracciolo non condivisa da un’ampia maggioranza, perché sarebbe una proposta debole di un’area debole. Per questo motivo, esprimo pieno appoggio alla strada scelta dal Sindaco, Michele Carosella, e dal Vicesindaco, Nunzia Zarlenga, che con grande caparbietà e tenacia ha portato avanti il lavoro – sottolinea Don Francesco Martino, Direttore UPS – e un grazie sincero e di cuore dall’intera Diocesi di Trivento per il lavoro fin qui portato avanti, che ha consentito un vero, democratico e costruttivo lavoro di squadra, che comunque ha prodotto una proposta organica per riconfigurare e far funzionare nel migliore dei modi, pur nelle ristrettezze imposte dai decreti 20,71,80 e 101 il Caracciolo perché svolga la sua funzione di presidio sanitario per la garanzia dell’assistenza ospedaliera di bassa/media complessità alle nostre popolazioni nella realtà della situazione attuale, e un grazie anche ai consiglieri di opposizione De Vita e Mastronardi per il loro apporto costruttivo, e quindi dell’intero Consiglio Comunale di Agnone e degli assessori Mendozzi e Cacciavillani, e soprattutto ai Comitati Civici ART.32 e Il Cittadino C’è. Il documento, che è ad un passo da diventare tale, rappresenta una lezione di dialogo, di concertazione, di collaborazione inter istituzionale sussidiaria che la Regione Molise e la Struttura Commissariare farebbero bene a tenere in seria considerazione, risultando un modello di programmazione dal basso capace di vincere campanilismi e posizioni di comodo per il bene comune nell’ottica di vera razionalizzazione delle risorse, e non la solita situazione sterile di protesta da parte di campanilisti spreconi e abituati allo sperpero, e Regione e Stato nel ruolo di moralizzatori. Ringrazio l’alto senso civico di tutti, che fa onore al nostro popolo, alla nostra cultura e alla nostra terra: è una bella lezione data a tutti i nostri corregionali di un modo serio di procedere”. * in basso il documento ufficiale
Condividi su:

Seguici su Facebook