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Caracciolo: ginecologhe trasferite a Isernia, la denuncia della Chiesa

Documento del responsabile della Pastorale sanitaria. Sotto accusa finisce il primario Falasca

redazione
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AGNONE. L'ennesimo allarme e una denuncia pesantissima. Dopo la chiusura del punto nascita del San Francesco Caracciolo, dal primo aprile la Ginecologia rischia di non garantire più un servizio continuativo. Il tutto in seguito alla decisione di utilizzare le due ginecologhe in forza ad Agnone presso il Veneziale di Isernia. E' quanto scrive il responsabile della Pastorale sanitaria della diocesi di trivento, don Francesco Martino alla vigilia dell'incontro "Quale futuro per l'ospedale di Agnone" in programma oggi che vedrà la presenza dell'assessore alla Sanità regionale, Filoteo Di Sandro. Ecco il documento del prelato: "Questo Ufficio, rappresentativo dei cittadini della Diocesi di Trivento afferenti presso lo Stabilimento Ospedale Caracciolo, nel trasmettere le loro legittime preoccupazioni, dopo la chiusura del Punto Nascita, per la situazione locale venutasi a creare per la mancanza di linee guida precise per l'emergenza/urgenza ostetrica presso lo Stabilimento Caracciolo, aggravatasi soprattutto durante il mese di febbraio, causa eccezionali nevicate, poiché quotidianamente si presentano situazioni altamente pericolose presso il Punto di Primo Soccorso/Pronto Soccorso dello stabilimento medesimo, l'ultimo dei quali questo mese con trasferimento d'urgenza di gestante, giunta con i propri mezzi, presso il Presidio Ospedaliero di Campobasso con semplicemente ambulanza ed infermiere, oltre a medico di 118, con gestione precaria della situazione lamentata poi dalla UOC di Ostetricia e Ginecologia di Campobasso, e volendo rappresentare alla SS. LL. la preoccupazione generale presente nelle coppie giovani ancora viventi in questo territorio per l'assenza/precarietà di linee guida in materia, causa di insicurezza e anche di trasferimenti e conseguente spopolamento, con spirito di leale collaborazione, chiede, in virtù di quanto stabilito nel DCA 106 del 22 dicembre 2011, che assegna al Comitato per il Percorso Nascita Regionale alla linea di azione n. 6 "l'elaborazione, diffusione ed implementazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita", che tale organismo al più presto fissi per lo Stabilimento Caracciolo le Linee Guida per l'Emergenza/Urgenza Ostetrica. Parimenti, chiede all'Assessore Regionale alla Sanità e ai Sub Commissari Mario Morlacco e Nicola Rosato di prevedere, nel documento delle linee guida sulla Rete dell'EmergenzafUrgenza Regionale, anche questo tipo di emergenza, l'emergenza/urgenza ostetrica, che appare a noi vitale per l'intera Regione Molise. Tale preoccupata richiesta è pressante ed aggravata dalla confusione oggi vigente presso lo stabilimento, in cui non viene assicurata la tranquilla presenza di almeno n. 2 medici ostetrico/ginecologi fissi, dopo la decisione presa dal Primario, Dott. Luigi Falasca, di utilizzare in primis tali risorse per coprire le deficienze della corrispondente UOC del Veneziale di Isernia, dove sarebbe opportuno promuovere un'indagine seria per capire come mai, con tanta eccedenza formale di personale sulla carta, non si riescano a coprire i servizi, quindi dall'imminente utilizzo prevalente dal i aprile 2012 di una delle due unità mediche oggi allocate presso lo stabilimento Caracciolo al Veneziale causa comando del Dott. Doganiero a Campobasso, oltre al fatto che è lo stesso primario a sostenere che non si deve garantire presso lo stabilimento l'emergenza/ostetrica ginecologica e che le donne gravide non devono arrivare minimamente al Caracciolo: comunque, vi arrivano con i propri mezzi... Questi episodi preoccupano fortemente questo Ufficio, perché la mancanza di assistenza pubblica in situazione di emergenza alla madre e al feto in questo territorio oltre a generare pericolosa situazione di precarietà, insicurezza e anche paura nelle donne e nelle famiglie, è eticamente dal nostro punto di vista assolutamente non plausibile, perché non tutela né la vita, né la famiglia, valori per la Chiesa irrinunciabili. Questo Ufficio - conclude don Francesco Martino - onde essere il più costruttivo e collaborante possibile, propone quindi alle SS.LL. come base ed inizio di discussione un progetto di Linee Guida per l'Emergenza/Urgenza Ostetrica, preparata con la collaborazione di nostri tecnici di settore, sperando che si arrivi a una vera tutela delle gestanti e conseguentemente dei futuri nascituri".
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