Non c'è dubbio che la manifestazione romana sulla sanità effetti ne ha prodotti. Si è aperto un tavolo di confronto col Governo. Il ministro del Sud Provenzano ha promesso di visitare il Molise il 20 gennaio.
Studenti coesi che in un giorno hanno protestato e non solo per non andare a scuola. Ma c'è un ma. A Roma i 400 presenti erano soltanto di Agnone, Termoli, Larino, Venafro e Isernia.
Mancava tutto un pezzo di Molise. Ed è quello che fa parte dell' area di Campobasso. Dove, a detta degli organizzatori "non è stato possibile organizzare un pullman per portare i manifestanti a Roma".
Attendiamo la conferenza stampa ad horas del comitato organizzatore che dovrebbe spiegare i motivi di questa scelta. Noi non possiamo che esprimere qualche perplessità .
C' erano liberi cittadini, che non fanno parte di comitati, che avrebbero partecipato volentieri alla manifestazione. Anche appartenenti alla categoria dell' informazione. Ma il mantra è stato unico: chi vuol venire da Campobasso deve organizzarsi con mezzi propri.
E quali potevano essere i mezzi propri di studenti delle superiori che non guidano? Di persone che non sono dotate di automobile? Non potevano che essere il treno o delle 4.35 o delle 6 che da Campobasso porta a Isernia.
Chi però ha organizzato la manifestazione dovrebbe sapere che non è la sanità l' unico problema del Molise. C' è anche quello dei treni che non funzionano, che accumulano minuti su minuti di ritardo prima di giungere da Campobasso a Isernia. Eppure giornali e la pagina Il Binario 20 bis ne parlano ogni giorno. Certo è che la Campobasso- Roma a livello ferroviario resta una delle linee peggiori d' Italia.
Di fatto anche quelle 10- 20 persone libere che sarebbero potute essere a Roma di fatto sono state impossibilitate. Eppure sarebbe bastato prevedere una fermata a Campobasso dei pullman in partenza dal bassomolise. Così da non escludere nessuna persona che avrebbe partecipato ben volentieri alla manifestazione.
Che, lo ripetiamo, ha ottenuto un grosso risultato sia di presenze che di obiettivi. Peccato il rammarico di chi ci sarebbe stato ma non ha potuto. Perché un' intera area geografica o si è autoesclusa oppure non è stata coinvolta abbastanza.
L' assenza di comitati che fanno capo a Campobasso si nota non solo a Roma ma anche alle manifestazioni che si tengono quasi ogni martedì davanti al Consiglio Regionale.
Resta un motivo non sufficiente per evitare una fermata autobus a Campobasso per una manifestazione tanto importante.