In un battibaleno, legato anche alle scadenze amministrative di fine anno, la nuova giunta alla bene e meglio è stata confezionata. L'onnipresente Scampamorte era ed è assessore e mantiene le stesse deleghe, Amicarelli vice sindaco, mantiene l'assessorato alla sanità e acquisisce anche le politiche sosciali, due new entry: Giovanna Gigliozz gia dimissionaria in passato mentre ricopriva la delega delle politiche sociali , oggi il nuovo incarico la vede impegnata per il ,centro storico, commercio, traffico,e novità assoluta un candidato nelle liste di Marcovechio non eletto all'epoca viene ingaggiato come assessore esterno, Pino Verdile che sarà l'assessore ai lavori pubblici, .
La quota spettante alle donne non è stata rispettata manca di una rappresentante di genere. Strane scelte visto che il sindaco ha nella sua attuale maggioranza le donne ben rappresentate infatti oltre alla Gigliozzi tra le consigliere è presente anche la consigliera Cellilli. Allora perchè il sindaco ha ritenuto politicamente opportuno chiamare dall'esterno un assessore e per giunta uomo? Mancanza di fiducia nei consiglieri della sua maggioranza o cos'altro? In ogni caso la mancata percentuale del 40% della rappresentanza di genere in giunta, espone l'attuale maggioranza ad un ricorso al Tar ad opera delle stesse consigliere della maggioranza o delle minoranze che potrebbe condurre ad una paralisi il governo comunale.
Ma la politica è fatta anche di numeri dunque fino a quando i fedelissimi e le fedelissime del sindaco lo sosteranno rimarrà probabilmente al governo della città anche se la città amministrativa appare sotto assedio con tutti i sindaci dell'Alto Molise che hanno preso posizione netta contro una eventuale centrale a biomasse, con due donne con assessorati di peso, bilancio e lavori pubblici, dimesse e con varie contestazioni subite in assemblee pubbliche. Il re è nudo?