L' Associazione ambientalista Falco di Bojano, preso atto della delibera nr. 558 del 30/12/2019 inerente la proposta di perimetrazione del Parco
Nazionale del Matese dell’area Molisana, ritiene opportuno fare delle osservazioni.
" Constatiamo che la promessa fatta - si legge in una nota - dall’Assessore Cavaliere di chiudere detta proposta per fine anno è stata
rispettata, meramente per quanto riguarda i tempi indicati.
• Questa Associazione con nota nr. 46/2019 datata 18/12/2019 consegnata (via pec!) alle ore 10:39:47 del
19/12/2019, protocollata dalla Regione Molise in data 02/01/2020 con nr. 393, evidenziava che lo Stato,
oltre ai finanziamenti ordinari previsti per i Parchi Nazionali, ha previsto altre forme di finanziamenti
provenienti dalle aste di CO2. Con D.L. n 111/2019 all’art. 4-ter sono state inoltre istituite le zone ZEA
(Zone Economiche Ambientali), alle medesime verranno assegnati parte dei fondi delle sopra citate aste di
CO2, che saranno destinati esclusivamente alle micro, piccole e medie impresi che svolgono attività eco-
compatibili, che hanno sede legale e operativa nei Comuni aventi almeno il 45% della propria superficie
compreso all’interno di una ZEA. Per il 2020, come dichiarato dal Ministro Costa in data 27/12/2019, in
occasione della visita effettuata al Parco Nazionale della Sila ha dichiarato: “«Con le Zea, finanziate con
20 milioni di euro nella legge di stabilità, i parchi hanno la possibilità di produrre sviluppo senza
contrastare con l'ambiente. In particolare, altri 120 milioni di euro si aggiungeranno per il 2020 alle risorse
già stanziate in modo da realizzare su questi territori progetti green, implementando l'imprenditoria e
combattendo, oltre che la fuga dei cervelli, il terribile fenomeno dello spopolamento».
• Dalla delibera di Giunta si rileva che, nella riunione effettuata in data 20/12/2019, convocata
dall’Assessorato all’Ambiente, non sono state invitate tutte le Amministrazioni Comunali interessate
nell’area Parco individuata dal MATTM (non si comprendono le motivazioni che hanno portato a siffatta
scelta).
• Dalla proposta fatta dai Comuni, soprattutto per i Comuni ricadenti nell’area della Provincia di Campobasso,
si evince l’intenzione di alzare la quota di perimetrazione ad un livello di altitudine molto superiore a quello
proposta dall’ufficio Tecnico Regionale e dal MATTM. Si fa presente che in siffatta proposta dei Comuni,
nel Comune di San Massimo, risulta addirittura fuori dal Parco un’ampia area del Massiccio del Matese,
che comprende Campitello Matese e territori circostanti. La zona medesima, dal nostro punto di vista, è uno dei punti cardini dell’intero Parco, in proposito non si comprendono le motivazioni di tale scelta. Inoltre
risultano fuori da dette scelte importanti siti archeologici/storici e ambientali.
• Per quanto riguarda il territorio di Bojano, alla lettera “a” della delibera di Giunta, quale motivazione alla
decisione di variazione della perimetrazione proposta è stato scelto: “un confine intermedio tra quello
proposto dal Commissario Prefettizio e quello richiesto dalle associazioni” (non vengono comunque
indicate quali associazioni). A nostro parere questa decisione non ha valutato con attenzione le richieste
fatte da tutte le associazioni, sia favorevoli che contrarie alla bozza di perimetrazione inviata dal
MTTAM. Difatti verrebbe assoggettato all’Ente Parco un ampio territorio del nostro Comune, che
usufruirebbe di una maggiore tutela ambientale, ma nel contempo non avrebbe altri benefici, sia per
il mancato raggiungimento della percentuale che consente di rientrare nelle zone (ZEA – 45%), sia
per l’esclusione dell’importante Borgo Medievale di Civita Superiore, quale zona di grande interesse
storico culturale per la Regione Molise; pertanto, appare più una “ NON SCELTA”, volta a
demandare la decisione al MTTAM.
Un concetto che è possibile desumere da quanto riportato al punto “b” della stessa delibera regionale, nella quale si cita
testualmente: “di approvare la perimetrazione indicata nell’allegato 5 da proporre al MATTM per la delimitazione del
Parco Nazionale del Matese in territorio molisano, sulla quale la Regione Molise potrà esprimere l’intesa”.
A tal proposito è opportuno precisare che a legge 394/91 all’art. 8 – Istituzione delle aree naturali protette nazionali, i
commi 2 e 3 citano:
• 2. Le riserve naturali statali, individuate secondo le modalità di cui all'articolo 4, sono istituite con decreto del
Ministro dell'ambiente, sentita la regione.
• 3. Qualora il parco o la riserva interessi il territorio di una regione a statuto speciale o provincia autonoma si
procede di intesa.
La Regione Molise, non essendo una regione a statuto speciale, rientra nel comma 2, che pertanto non prevede un
procedimento d’intesa.
In conclusione, a parere della Falco, la Regione, invece di intraprendere un percorso di dubbia interpretazione, avrebbe
dovuto chiaramente esprimersi su due opzioni:
1. La Regione si opponeva fermamente all’Istituzione del Parco;
2. Portare avanti, con convinzione, l’idea di Parco Nazionale, tenendo presente quanto dichiarato nell’allegato 1
della delibera 558 del 30/12/2019 “L’analisi del contesto socio economico del Matese molisano con particolare
riferimento alle aree naturali protette e ai SIC della Rete Natura 2000”, al capitolo “caratteristiche del tessuto
socio economico dell’area Parco – Il territorio e i suoi abitanti”, viene dichiarato: “Questo rapporto forte tra
storia, paesaggio, ambiente naturale e testimonianze culturali costituisce l’elemento qualificante e
caratterizzante del Parco Nazionale del Matese e di tutte le strategie di sviluppo sostenibile che si intendono
attuare sul territorio matesino (es. Strategia Aree Interne)”