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Biomasse, petrolio, eolico: il territorio montano sotto attacco

Protesta davanti al palazzo della Regione Abruzzo

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È necessario per la Provincia di Chieti un piano provinciale per l’energia e lo sviluppo sostenibile. Questo è l’oggetto e il tema dell’Ordine del giorno del consigliere Fagnilli Palmerino in Consiglio Provinciale di Chieti. Biomasse, petrolio, eolico terrestre per le zone interne e off-shore in mare; termo-utilizzazione-valorizzazione di rifiuti e scarti; poi solare, termico e fotovoltaico: a terra, sui tetti o serre; idricoelettrico, mini-idrico e osmosi. Tutto tra vallata del Sangro, quella dell’Aventino, vastese, Majella e costa dei trabocchi, ossia proprio il territorio della provincia di Chieti. Privati, pubblico, società miste; grandi società, piccole e medie; sviluppatori, ossia procacciatori conto terzi; banche d’affari e Comuni bisognosi di risorse finanziarie per garantire servizi nonostante i tagli dei governi: regionale e centrale. Progetti di ogni tipo e dimensione giacciono in Regione Abruzzo e sui tavoli dei sindaci, negli studi di progettazione, nei uffici delle grandi banche. Temi e progetti che hanno portato alla ribalta dell’opinione pubblica tranquille località di provincia che anelavano ad un turismo verde e culturale o ad un’industria di qualità: Treglio, Castelfrentano, Chieti, Gessopalena, Cupello, Bomba, Furci, Casteguidone, e qualcuna di esse con più di una specificità, come ad esempio l’area frentana: Due centrali biomasse a Lanciano, come a Villa Pasquini, ma anche il caso Serre per i rifiuti e Val di Sangro con termovalorizzatore e infine “elettrodotto”. Poi ancora due centrali ad Ortona e due a Vasto, nei pressi della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci. Non è, quindi, più possibile fare a meno di un intervento su piano provinciale di uno strumento come un “Programma per l’energia e per lo sviluppo sostenibile”, che, coinvolgendo tutti gli stakeholder, chiarisca e pianifichi i temi caldi dello sviluppo e della crescita, del fabbisogno energetico e della green economy, partendo dalla valenza paesaggistica e ambientale, nonché dal rispetto della salute dei cittadini e dalla salvaguardia del territorio. La Provincia di Chieti con il PIANO INTEGRATO dell’energia e dello sviluppo sostenibile, oltre a rispondere al tema accennato che sta investendo tutta la comunità provinciale sotto i vari aspetti: produttivi, salutistici e di governance; andrebbe anche incontro allo spirito della norma sulla riforma delle Provincie voluta dal governo Monti circa il suo nuovo e rivisitato ruolo di Ente di programmazione di area vasta. Palmerino Fagnilli Consigliere provinciale Idv
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