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L'Alto Molise venda... il silenzio

L'idea: realizzare delle case del sonno contro lo stress della vita cittadina

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AGNONE - L’Università delle Generazioni per il rilancio socio-economico del comprensorio L’ALTO MOLISE VENDA SILENZIO! Proposte al Servizi Sanitario Regionale le “Case del sonno” contro tutti i tipi di stress L’Università delle Generazioni di Agnone rilancia alle istituzioni (specialmente al Servizio Sanitario Regionale) la proposta di realizzare le cosiddette “Case del sonno” per la terapia di tutti gli stress psico-fisici, al fine di contribuire con la “Medicina del sonno” alla valorizzazione socio-economica di un Alto Molise sempre più in fase di depauperamento generale. Si parlava di istituire in Agnone il riferimento regionale per la “Medicina sportiva” ma sembra che il progetto sia naufragato. Invece, si potrebbe realizzare proprio la “Medicina del sonno” approfittando non soltanto dell’Ospedale San Francesco Caracciolo (vecchio e nuovo) ma anche del fatto che le montagne altomolisane godono ancora e per fortuna di quella tranquillità e quiete, di quella salubrità dell’aria (tanto è che ci sono i boschi Mab), di quella natura e di quei silenzi che possono essere utili (con le terapie mediche) alla cura di patologie del sonno e di situazioni collegate. L’Università delle Generazioni ritiene che la Regione Molise possa realizzare un simile qualificato progetto con una adeguata azione mediatico-promozionale attraendo utenza pure dall’estero, come dimostrano alcune realtà già tendenzialmente in essere, pure in alcuni comuni altomolisani dove famiglie del centro Europa hanno acquistato case di campagna proprio per godere della quiete dei luoghi, della salubrità dell’aria, della genuinità dei cibi e della gentilezza della gente del posto. L’Alto Molise e Agnone in particolare hanno, in effetti, numerose dimore di campagna da riadattare a residenze dedicate a questa categoria di persone così salutiste da privilegiare la vita all’aria aperta (secondo la nota tradizione mittleuropea) e posti isolati dove trascorrere tempi assai significativi della loro vita o delle loro vacanze. “Agnone in vendita” era uno degli slogan evidenziati da cartelloni ed articoli giornalistici, gridati tempo fa durante e dopo la grande manifestazione contro lo spopolamento del 2010. E, in effetti, si notano sempre più avvisi di vendita non soltanto di masserie e altre residenze rurali nell’ampio territorio comunale, ma anche di case negli agglomerati urbani di Villacanale e dello stesso borgo di Agnone. Sarebbe un peccato che andasse perso tanto patrimonio edilizio, abbandonato per l’emigrazione e per l’attuale crisi economica, mentre invece potrebbe essere messo all’attenzione di enti, aziende e privati per essere avviato al miglior riuso con un progetto redatto adeguatamente dal Comune di Agnone ma anche dall’insieme dei Comuni altomolisani sotto la supervisione del consorzio “Trigno-Sinello” e delle regioni Molise e Abruzzo. Un progetto che sia prototipo di altre situazioni simili nel resto della dorsale appeninica. L’Alto Molise, quindi, potrebbe vendere il suo sovrabbondante silenzio e, di conseguenza, le strutture in disuso prima che vengano sgretolate dall’incuria e dal tempo. Verrebbero così valorizzati pure tutti gli agriturismi e i tanti “bed & breakfast” operanti in zona, favorendone la creazione di altri. La natura ha provveduto a dare a queste nostre montagne il silenzio come maggiore risorsa: valorizzarlo adeguatamente, per arrecare lavoro e progresso socio-economico-culturale, deve essere adesso l’intelligente e lungimirante opera dell’uomo! Domenico Lanciano

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