Sanremo conferma anche con il suo podio che le donne, anche le artiste, devono saper stare un passo indietro.
Anche la classifica generale conferma questa tendenza. Dove la bravissima Tosca non va oltre il sesto posto. Peggio va a Elodie solo settima. E Sanremo lo vince il pugliese Diodato ( tra l' altro non famoso come le colleghe citate, non con la stessa storia artistica di Tosca). Secondo posto per Francesco Gabbani e terzo per i pinguini tattici nucleari.
Alle 2 di notte, stanca dei notturni settimanali per seguirne le gesta, per un attimo con un occhio aperto e l' altro chiuso mi è sembrato di stare nell' interno della stanza della Giunta regionale del Molise. Dove una donna non entra dal 2013. E così anche a Sanremo che per due anni di seguito vede podi solo maschili. L' ultima a vincere fu nel 2014 Arisa. Nel 2015 vincono i tre tenori del Volo, nel 2016 é la volta degli stadio, 2017 vince Francesco Gabbani, nel 2018 é la volta del duo Meta Moro e nel 2019 Mahmood.
Passi indietro ne fanno le donne. Insieme a Francesca Sofia Novello, la fidanzata di Valentino Rossi che ha accompagnato Amadeus nella quarta serata del festival. Quando il conduttore siciliano le chiede di mimare con una bomboletta spray la polemica del passo indietro, lei acconsente e da spazio a questa scenetta con il sorriso. Accettando da vera bambolina quello che il conduttore voleva che lei accettasse: la sottomissione culturale.
Il vero passo indietro però è delle donne artiste. Quest'anno è toccato a Tosca e l' anno scorso toccò a Loredana Berté. In un festival di Sanremo che rispecchia sempre più l' Italia nazionalpopolare: quella dove la donna, se non sta alle regole del patriarcato ( stare un passo indietro) rischia di essere eliminata fisicamente e simbolicamente.