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Scioperi generali, manifestazioni e fughe in avanti: il fronte di lotta sulla sanità pubblica si divide

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Sanità molisana e unità di intenti. Queste due cose sembrano essere davvero una chimera se si pensa che la comunicazione tra le varie proteste sembra un' utopia. 
 
Ieri sera a Campobasso ci hanno provato Emilio Izzo con Enrica Sciullo e Dilma Baldassarre. Sono arrivati nella sala del consiglio comunale e hanno invitato il capoluogo di Regione a partecipare alla manifestazione di protesta in programma martedì 3 marzo davanti al consiglio regionale, in contemporanea con lo svolgimento della seduta consiliare. 
 
Nella giornata di ieri sono riusciti a coinvolgere l' unione degli studenti, il comitato pro Cardarelli e anche Libera contro le mafie. Andando anche oltre quello che era in origine il Forum della sanità. 
 
Lo stesso Forum che proprio mentre si discuteva di sanità a Campobasso, insieme alla parlamentare Rosalba Testamento si recava a Roma a parlare con il viceministro della sanità. 
 
Intanto però continua la raccolta firme per mandare a casa l' intero consiglio regionale reo di aver violentato la sanità molisana. Nella prima serata di lancio sono state raggiunte 300 firme. 
 
Nel frattempo c' è anche la fiaccolata per il Veneziale di Isernia promossa da Lucio Pastore programmata il 27 febbraio alle ore 18. 
 
"Vorrei ricordare- sostiene Pastore-  chi critica me in particolare, perché farei interessi personali, che lotto dagli anni 90 per una sanità pubblica per tutti. In quegli anni avevo funzioni di primario e mi furono tolte. Fui pure licenziato per la mia attività e sono ritornato in servizio per sentenza della magistratura. Dopo più di 10 anni ho riavuto le funzioni primariale per i miei titoli. Tolte nel 2015 e riavute a fine 2018 per sentenza della magistratura. Mi volevano mandare in pensione ed ancora, per rimanere in servizio sono stato costretto a ricorrere alla magistratura. Sono stato sottoposto a due procedimenti disciplinari ed attualmente sono l'unico medico rinviato a giudizio per abbandono di paziente.
Non riesco a comprendere bene da questa storia quali interessi personali avrei.
Nessuno ha monopoli di piazze e manifestazioni". 
 
A chi giova questa divisione? Certo a chi sostiene il privato e continuerà a distruggere la sanità pubblica.
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