ISERNIA - “Le banche, in un disperato tentativo di salvare il salvabile, hanno bloccato l’erogazione di denaro soprattutto alle Piccole e Medie realtà imprenditoriali. Diktat finanziario che ha letteralmente paralizzato la ripresa produttiva sul nostro territorio caratterizzato prevalentemente da una economia di media o piccola gestione. Il ruolo delle Istituzioni diviene, quindi, quello di disporre misure eccezionali di espansione della liquidità per evitare che la già pressante situazione di crisi del sistema finanziario mondiale divenga sistemica nella nostra realtà”.
È quanto dichiarato dal presidente Luigi Mazzuto in apertura dell’incontro con la stampa, presieduto dal vertice della Camera di Commercio di Isernia, il presidente Luigi Brasiello, e tenutosi nella sede dell’Ente Camerale di C.so Risorgimento.
“Il nodo centrale dello stallo che registriamo nell’attività produttiva locale – ha commentato Brasiello – è dato proprio dal rapporto tra la ripresa economica, l’accesso al credito e la solvibilità delle piccole e medie imprese. In tal senso si registra una flessione preoccupante: a livello nazionale il credito alle imprese già a dicembre 2009 era sceso del 3,7% rispetto al mese di settembre. Percentualmente, il calo maggiore si è registrato di più per le industrie del Nord, ma nel nostro Mezzogiorno ha inciso ancor più negativamente rispetto al già risicato accesso al credito”.
Con queste parole Mazzuto e Brasiello hanno messo in luce una grande e seria preoccupazione che assilla del resto tutti i responsabili delle Istituzioni di governance. In risposta a tale situazione, la Provincia e la Camera di Commercio di Isernia hanno attivato un bando per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti concessi dalle banche in favore delle microimprese operative sul tutto il territorio provinciale di Isernia (scaricabile anche dai siti internet www.provincia.isernia.it oppure www.camcomisernia.net)
I dati tecnici della misura economica sono stati illustrati dal segretario generale della Camera di Commercio Francesco Potena e dall’assessore provinciale al bilancio Florindo Di Lucente.
“I due Enti mediante l’intervento, che rientra tra le iniziative per lo sviluppo economico del territorio e nell’ottica più ampia di fornire un sostegno alle micro e piccole imprese, hanno istituito un fondo per l’anno 2010 di € 239.000, che verrà erogato come contributo in forma di abbattimento di interessi su micro finanziamenti concessi dagli istituti bancari. Il fondo è soggetto al regime De Minimis, si tratta cioè – ha spiegato il segretario Potena – di agevolazioni concesse entro importi regolamentati. A beneficiarne saranno tutte le imprese aventi sede e/o unità operativa in uno dei 52 comuni della Provincia di Isernia appartenenti a tutti i settori economici (industria, commercio, servizi, artigianato, turismo ed agricoltura) esercitate nella forma individuale o collettiva (di persone e/o di capitale) e classificate come micro e piccole imprese. La domanda di concessione del contributo deve essere presentata alla Camera entro mercoledì 21 luglio 2010 per posta, tramite raccomandata A/R, all’indirizzo: Camera di Commercio di Isernia - Corso Risorgimento, 302 - Isernia oppure con consegna all’ufficio protocollo della Camera di Commercio di Isernia. Tra quanti presenteranno la domanda saranno privilegiate le imprese di nuova costituzione, composte in maggioranza da giovani fino a 40 anni o da donne; le imprese già esistenti, costituite in maggioranza da giovani fino a 40 anni o da donne, ed iscritte, quali soggetti attivi, nel Registro Imprese della Camera di Commercio. Le imprese beneficiarie dovranno essere in regola con la denuncia di inizio attività al R.E.A.; con il pagamento del diritto annuale; non trovarsi, alla data di presentazione dell’istanza di accesso al fondo, in difficoltà finanziaria oppure in stato di fallimento concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria, liquidazione coatta amministrativa o volontaria; non aver goduto e/o di godere di altre agevolazioni a valere su normative regionali, nazionali o comunitarie per la stessa tipologia d’interventi per cui si chiede il contributo”.
Gli investimenti ammessi per la concessione del contributo sono stati illustrati dall’assessore Di Lucente: “Il fondo potrà essere utilizzato per investimenti e acquisti di scorte funzionali all’attività economico-produttiva, da realizzarsi nell’ambito del territorio della provincia; consolidamento del debito quindi alle passività a breve termine; riqualificazione organizzativa/gestionale; avvio e sostentamento alle imprese; ristrutturazione del debito verso terzi (banche e fornitori). Ogni azienda potrà concorrere con una sola domanda di contributo e si potrà ottenere fino ad un massimo di € 25.000 con l’abbattimento degli interessi sui finanziamenti nella misura del 70% da corrispondere sul conto corrente dell’impresa richiedente, al netto della ritenuta del 4% ai sensi dell’art. 28, secondo comma del DPR 600/73, in un’unica soluzione in via anticipata. Il finanziamento potrà avere una durata massima di anni 3. Qualora entro il termine di scadenza del bando l’ammontare complessivo dei contributi richiesti sia inferiore alla somma disponibile, la Camera si riserva la possibilità di elevare la misura massima del contributo fino al 100% degli interessi. L’impresa interessata – ha continuato Di Lucente – dovrà allegare alla domanda di contributo la comunicazione di avvenuta concessione del finanziamento da parte della banca, sottoscritta dal legale rappresentante e redatta conformemente allo schema allegato al bando, corredata dai diversi documenti, quali la copia del documento di identità e codice fiscale del legale rappresentante e degli eventuali soci; copia della comunicazione della banca attestante l’esistenza del finanziamento sul quale si intende chiedere il contributo; dichiarazione che lo stesso è stato concesso per la tipologia di finanziamento prevista dal bando; nel caso delle società copia dello Statuto e/o dell’atto Costitutivo; bilancio degli ultimi due esercizi; dichiarazioni fiscali degli ultimi due anni e in caso di società personali anche le dichiarazioni di tutti i soci; relazione illustrativa dell’attività aziendale e del programma di interventi; preventivi e/o fatture di spesa per macchinari, impianti, attrezzature; copia attribuzione della Partita IVA e, infine, – ha concluso l’assessore Di Lucente – occorre l’autorizzazione al trattamento dei dati personali”.

