AGNONE - Sono 663 le schede elettorali riconsegnate presso il gazebo del movimento Il cittadino c'è. Tra queste anche le tessere del consigliere comunale Lorenzo Marcovecchio (Rinnovare) e della figlia del senatore Sammartino.
Si è conclusa la prima raccolta delle tessere elettorali, una eclatante forma di protesta contro i tagli indiscriminati alla sanità nell'entroterra. Le quasi settecento schede saranno inviate, in seguito, al presidente della Repubblica, Napolitano.
"Sono poche? Sono tante? - si chiede la portavoce del comitato, Nunzia Zarlenga - Per noi sono poche paragonate al numero di aventi diritto al voto. Per noi sono tante se consideriamo che: la riconsegna della tessera è un gesto forte, coraggioso, estremo e che sicuramente non si compie a cuor leggero; ci è stato riferito dagli stessi cittadini che è partita una campagna intimidatoria che aveva come punti cardini le seguenti infami bugie: 1) gli anziani intenzionati a partecipare sarebbero stati privati della pensione; 2) i giovani non avrebbero potuto partecipare a nessun tipo di concorso; 3) nessuno avrebbe potuto più votare per il resto della propria vita; 4) la protesta era illegale e sia gli organizzatori che i partecipanti sarebbero stati passibili di denuncia con conseguente detenzione carceraria; 5)era inutile raggiungere il gazebo giacché le schede raccolte erano talmente esigue da costringerci a restituirle ai legittimi propretari in fretta e furia e a chiudere il gazebo in anticipo. Evitiamo commenti che intaccherebbero la nostra intelligenza e dignità più di quella degli autori di simili infamie. Torniamo al punto: ci sono 663 cittadini (per ora…) che hanno lanciato un certo messaggio, e ignorarli sarebbe comportamento di inaudita gravità e leggerezza. Ma ognuno trarrà le dovute conclusioni secondo coscienza. Noi non ci fermiamo, continueremo la raccolta nei paesi limitrofi che ci hanno contattato e non escludiamo ulteriori raccolte in Agnone. L’unico “politico” che è stato al nostro fianco è, come sapete, l’avv. Lorenzo Marcovecchio. A lui, e a lui soltanto, riportiamo un significativo commento tra i tanti espressi: '…ritirerò la mia scheda per votarlo perché si è comportato da Uomo prima cha da politico'. Neanche questa volta ci lasciamo sfuggire l’occasione per ricordare a tutti che il voto è l’unica arma che abbiamo per cambiare il sistema, e che occorre restare sempre con gli occhi aperti, vigili e non delegare a nessuno il nostro futuro, valutare le proposte e i programmi politici e ricordarsi sempre che sono i politici ad essere al nostro servizio e non il contrario. Passata la stanchezza e smaltito il carico emotivo - chiude Zarlenga - vi invieremo presto nuove informazioni e riflessioni che vi invitiamo a discutere in piena libertà! In chiusura ci permettiamo una piccola “vanità”: sentirsi dire “questa scheda la consegno per la vostra faccia e il vostro impegno e perché mi fido” non ha prezzo. Per tutto il resto... abbiamo spalle forti e larghe!Grazie a tutti!"

