Le dimissioni dal Consiglio Comunale di Agnone dell' ex vicesindaca Linda Marcovecchio e dell' ex numero uno dell' opposizione di Nuovo Sogno Agnonese Daniele Saia non hanno provocato un cambiamento anche in Consiglio provinciale a Isernia.
Infatti il sacrificio dei due è stato triplo. Rinunciano all'incarico su Agnone, a quello in consiglio provinciale e alla possibilità di far sentire la voce altomolisana in questioni importanti a livello provinciale come la riapertura del Ponte Sente.
E non solo. Con la loro rinuncia ne vengono indeboliti anche i loro partiti di provenienza. Tutto questo per un fine unico: riottenere una amministrazione vicina alla popolazione di Agnone
Andiamo per gradi. Il posto di Daniele Saia ( agnonese socialista) viene preso da Pier Luigi Pacitti ( di Filignano di Italia Viva). Quello di Linda Marcovecchio ( agnonese e Udc) viene preso da Mario Antonelli ( isernino e di Fratelli d'Italia).
A livello territoriale scompare Agnone a vantaggio della valle del Volturno e di Isernia. Per l' Altomolise resta solo Manolo Sacco di Pescolanciano.
A livello politico invece il centrodestra si sposta più a destra. Mentre il centrosinistra si arricchisce della componente renziana a scapito di quella socialista che scompare.
Sulla questione abbiamo interpellato il consigliere dimissionario Daniele Saia.
"Il presidente Alfredo Ricci - ha dichiarato- si è dispiaciuto della nostra fuoriuscita ma si è comunque messo a disposizione per le necessità della popolazione di Agnone.
Il nostro è stato un sacrificio per il bene di Agnone. Anche considerando che la commissaria in due giorni sul Coronavirus ha fatto di più del sindaco in tre settimane.
Un sacrificio che durerà comunque poco perché fra un anno alla Provincia si dovrebbe rivotare.
Questo dimostra che non siamo legati alle poltrone perché in questo momento la strada più facile era continuare a tenersi la visibilità da consigliere provinciale".