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Covid 19, mentre l' emergenza sanitaria imperversa il circo delle liti tra Regione e struttura commissariale continua

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L' emergenza sanitaria in Molise forse non è stata ancora compresa. Si assiste nelle ultime ore a un rimpallo di responsabilità tra le varie istituzioni chiamate a gestire l' emergenza. 
 
E la continua lite tra Regione e struttura commissariale continua a calcare le scene del dibattito. Con un Toma sempre più in confusione, il quale non sa evidentemente più che pesci prendere, sostiene in una TV privata che il Commissario Angelo Giustini stia spingendo per la sanità privata. 
 
A stretto giro di posta il commissario Giustini rettifica quanto già sostenuto da Toma e a tutte le redazioni invia un  comunicato stampa in cui sostiene che ha deciso per il pubblico: prima Larino e Venafro, poi eventualmente Agnone e successivamente le strutture private. Qualora serva. E noi tutti speriamo che i contagi non salgano a questo punto. 
 
Di stamattina gli interventi della dirigente nazionale del PD Laura Venittelli e del consigliere regionale Andrea Greco, che chiedono il rispetto da parte della Regione del decreto commissariale. 
 
Un tutti contro uno con l' unico scopo: riaprire le strutture pubbliche per gestire insieme non soltanto l' emergenza Covid 19 ma anche le altre patologie, che purtroppo per noi non vanno in vacanza.
 
Infatti allargando la gestione Covid al Cardarelli di Campobasso si rischia di non poter far fronte alla sanità ordinaria. Alla Regione viene chiesto semplicemente di riaprire Larino e Venafro. E che la decisione avvenga presto. Il tema sarà in discussione anche domani nel consiglio regionale monotematico in programma in videoconferenza e in presenza in aula per chi potrà esserci. Le polemiche devono lasciare spazio all'azione. Altrimenti si rischia un collasso sanitario di cui qualcuno poi dovrà pagare dazio.
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