E se il nostro amore ideale fosse accanto a noi e non riuscissimo a riconoscerlo?
È questo l’interrogativo intorno al quale ruota il poema Bertgang Fantasia Onirica di Luigi Fontanella, letterato italiano.
Il poeta, nei giorni passati, è stato ospite del Centro Studi Alto Molise che ha dato, nuovamente, la possibilità agli Agnonesi di entrare in contatto con un esponente di spicco della letteratura contemporanea organizzando la presentazione dell’opera sopra citata.
Nel pomeriggio perciò tra letture e aneddoti dello scrittore i partecipanti hanno avuto modo di conoscere la storia personale e artistica di Fontanella che ha spiegato come la figura di Gradiva avesse continuamente caratterizzato la sua vita intellettuale; Gradiva infatti è anche il nome della rivista di letteratura italo-americana che il narratore dirige da circa 30 anni, una rivista che lo ha fatto pregiare del premio Premio Nazionale per la Traduzione dal Ministero dei Beni Culturali. L’uomo infatti è considerato come una sorta di nodo di scambio tra la letteratura Italiana e quella americana; un tandem di culture più unico che raro.
L’evento è stato arricchito dalla presenza di Giorgio Patrizi, docente di letteratura italiana presso l’Unimol, che dopo alcune letture, tra le altre cose, ha chiesto all’ospite d’onore: “Che cos’è la poesia?”
Fontanella prontamente ha risposto “Per quanto mi riguarda, la poesia è il desiderio di percorrere una distanza tra noi e gli altri.”
Inoltre, pochi attimi prima dell’inizio della presentazione, abbiamo avuto la fortuna di poter rubare qualche attimo al docente della State University di New York che ci ha concesso una breve intervista.
Signor Fontanella, lei ha un curriculum colmo di titoli, pubblicazioni e riconoscimenti. Ha mai creduto di raggiungere tutto questo successo?
“Sinceramente no.”
E cosa avrebbe voluto diventare?
“Amavo la musica e la canzone. Quando ero all’università erano gli anni di De André, un periodo nel quale la canzone era soprattutto poesia; dei versi colmi di contenuti che spaziavano numerose tematiche. Il mio sogno era divenire cantautore; devo dire, però, che non mi sono allontanato molto. Come dicevo il passo tra poesia e canzone è breve; non trovai?”
Certamente. Ha notato che la musica sembra stia subendo, per così dire, un ritorno di fiamma del contenuto?
“Naturalmente ho notato questo cambiamento; la crisi che si vive quotidianamente influenza l’artista di ogni sorta dal momento che è connesso al mondo in cui vive. Questo ritorno alla canzone impegna è un avvenimento molto importante.”
Tornando, invece, al suo Bertgang cosa ha da dire?
“Beh, come si scoprirà leggendo il libro, la storia ricalca il singolare racconto di Wilhelm Jensen. Nel libro narro la storia di Norbert, un archeologo che si innamora di un basso rilievo che ritrae la una donna di Pompei che cammina. Dopo un viaggio a Pompei perciò il protagonista scopre che il suo amore ideale è sempre stato accanto a lui. Voglio perciò trasmettere questo concetto: l’amore ideale esiste ed è reale. Ciò che conta è saperlo riconoscere.”